UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
Aiuti a fondo per le imprese, sblocco dei circa 12 miliardi di debiti della Pa e reddito di emergenza. È stato un lungo incontro quello che si è svolto ieri tra il premier Giuseppe Conte, il titolare del Mef Roberto Gualtieri e i capidelegazione del governo, per delineare il decreto maggio da 55 miliardi.
Su queste misure, il governo sembra aver trovato una quadra ma restano ancora alcuni accordi da trovare, a cominciare da quello sul reddito di emergenza. Possibile, quindi, che prima del Cdm che varerà il provvedimento – atteso non prima di mercoledì – i capi delegazione tornino a riunirsi per definire il decreto da 55 miliardi.
Sempre nella giornata di ieri, il ministro Gualtieri nel corso dell’audizione di fronte alle Commissioni Finanze e Attività produttive della Camera, ha confermato che l’obiettivo è di varare già a metà settimana il decreto: “Le garanzie pubbliche superano i 400 miliardi di euro mentre quelle del primo decreto investono circa 340 miliardi di euro, cifre molto consistenti che collocano l’Italia tra i Paesi che sostengono con garanzia pubbliche interventi di liquidità con dimensioni più ampie”.
Sul Sace, il ministro del tesoro conferma che è già in funzione: “Si è dimostrata efficiente, in due settimane ha già predisposto tutti gli strumenti e le documentazioni necessarie per rendere operativa la garanzia che è già in funzione. Ci risultano in corso circa 170 potenziali operazioni per circa 12,5 miliardi attualmente allo studio delle banche per le fasi di istruttoria, costruzione dei pool e successiva delibera”. Ad esito di queste attività, ha spiegato il ministro, le banche presenteranno le richieste a Sace “che potranno essere, nel caso di processo semplificato (per tutti gli interventi fino a 375 milioni di importo), garantite in massimo 48/72 ore”.
