
Cassa integrazione ordinaria e in deroga, saranno le banche ad anticipare ai lavoratori le somme legate all’emergenza coronavirus.
Questo è quello che prevede la convenzione siglata dall’Abi, sindacati e il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, questa notte con la quale si stabilisce che l’indennità ha un importo forfettario complessivo pari a 1.400 euro, parametrati a 9 settimane di sospensione a zero ore (ridotto proporzionalmente in caso di durata inferiore), da riproporzionare in caso di rapporto a tempo parziale.
Tanto quanto dura, quindi, il periodo di copertura previsto dal decreto Cura Italia per i lavoratori delle imprese chiuse per l’epidemia. Ma che presto potrebbe essere allungato dal governo nel decreto di aprile.
Per l’erogazione è prevista l’apertura di credito in conto corrente da parte della banca che cesserà con il versamento da parte dell’Inps del trattamento di integrazione salariale ordinario o in deroga
Nello specifico i beneficiari sono i lavoratori dipendenti (anche soci lavoratori, lavoratori agricoli e della pesca) di datori di lavoro che, anche in attesa dell’emanazione dei provvedimenti di autorizzazione del trattamento di integrazione salariale per l’emergenza Covid-19, abbiano disposto la Cig a zero ore ed abbiano fatto domanda di pagamento diretto da parte dell’Inps del trattamento di integrazione salariale ordinario o in deroga.
Il lavoratore in sé non dovrà fare nulla perché saranno le
stesse imprese, insieme a Inps e banche convenzionate che intrecceranno l’Iban
del suo conto corrente, dove saranno accreditati i soldi. Sul lavoratore non
graveranno né costi né interessi (come richiesto dai sindacati, spiega
Anammaria Furlan della Cisl). Moduli a disposizione – informa una nota –
“nei prossimi giorni”.
Potenzialmente coinvolti 10 milioni di lavoratori tra Cassa
integrazione ordinaria, in deroga e Fondo di integrazione salariale: compresi
negozietti, bar e microimprese anche con un solo dipendente. In totale, 5
miliardi di euro stanziati.
Grazie a questo accorso, secondo detto il ministro dell’Economia, Stefano Patuanelli intervistato da Radio24, i primi assegni di cassa potranno arrivare entro Pasqua: “Ciò che conta è il tempo – ha detto – non potevamo attendere mesi per pagare la cassa. C’è stato un ottimo lavoro della ministra Catalfo con l’Abi e le parti sociali”.