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Covid-19, “Contagi Zero” i dati per regioni: ultima Lombardia ma c’è dubbio lockdown

Contagi Zero

Contagi Zero. Da quando è scattata ufficialmente l’emergenza Covid-19 nel nostro Paese, l’obiettivo principale di istituzioni e comparto sanitario, è stato quello di riuscire in primis a limitare la potenza dell’epidemia fino ad arrivare alla ad aver “zero” persone contagiate.

Secondo la mappa fornita dall’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane, coordinato da Walter Ricciardi e da Alessandro Solipaca, direttore Scientifico dell’Osservatorio, il traguardo sarebbe alle porte. O quasi.

Vista la diverse manifestazioni a livello territoriale che ha avuto il coronavirus, con le regioni del nord ad essere le più colpite, i dati forniti evidenziano una discesa a livello zero diversa da regione e regione.

Stando a quanto evidenziato, a vedere per prime la luce verde saranno Basilicata e Umbria che potrebbero registrare “zero nuovi contagi” già domani, il 21 aprile, mentre le ultime, visto la forza con cui sono state colpite saranno Lombardia e Marche che registreranno lo stop ai contagi non prima di fine giugno.

Le regioni del Centro-Nord in cui la diffusione di Sars-Cov-2 è iniziata prima, saranno “verosimilmente” le ultime a liberarsi dalla morsa di Covid-19. In Emilia-Romagna e Toscana non prima della fine di maggio. Nelle altre regioni l’azzeramento dei contagi potrebbe avvenire tra la terza settimana di aprile e la prima settimana di maggio. La Provincia Autonoma di Bolzano dovrebbe avvicinarsi all’azzeramento dei contagi a partire dal 28 maggio, nonostante il numero di contagi osservati sia basso in valore assoluto, infatti, vede un trend dei nuovi casi scendere con particolare lentezza. Nel Lazio dovremmo aspettare almeno il 12 maggio; in Veneto e Piemonte il 21 maggio.

Nelle regioni del Sud Italia l’azzeramento dei nuovi contagi dovrebbe iniziare tra la fine del mese di aprile e l’inizio di maggio: ad esempio Sardegna e Sicilia rispettivamente 29 e 30 aprile; Calabria primo maggio; Puglia e Abruzzo il 7 maggio; Campania il 9 maggio.

Il nuovo coronavirus Sars CoV-2 ha finora provocato oltre 22 mila e 700 decessi in Italia, dove attualmente si contano circa 172 mila e 400 contagiati: “L’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane ha effettuato una analisi con l’obiettivo di individuare, non la data esatta, ma la data prima della quale è poco verosimile attendersi l’azzeramento dei nuovi contagi – spiega ancora Solipaca – e si basa sui dati messi a disposizione quotidianamente dalla Protezione Civile dal 24 febbraio al 17 aprile”.

C’è un “ma”. I modelli statistici approssimano l’andamento dei nuovi casi osservati nel tempo e tengono conto dei provvedimenti di lockdown introdotti dai DPCM. Pertanto, mettono in guardia gli autori, “eventuali misure di allentamento renderebbero le proiezioni non più verosimili”.

Le proiezioni, concludono gli esperti, “evidenziano che l’epidemia si sta riducendo con estrema lentezza, pertanto questi dati suggeriscono che il passaggio alla Fase 2 dovrebbe avvenire in maniera graduale e con tempi diversi da Regione a Regione”. Una eccessiva anticipazione della fine del lockdown, con molta probabilità, potrebbe “riportare indietro le lancette della pandemia e vanificare gli sforzi e i sacrifici sin ora effettuati”. 
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