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Decreto caro-voli, interviene la Commissione Ue

A poche ore dalla stretta del governo sul caro-voli per le isole è arrivata la risposta della Commissione europea, che chiede di fare chiarezza sul provvedimento. In attesa di ricevere informazioni più dettagliate dall’Italia, un portavoce ha fatto sapere che l’Ue “sostiene misure volte a promuovere la connettività a prezzi accessibili in linea con le norme del mercato interno Ue. E la libera fissazione dei prezzi è di solito la miglior garanzia di prezzi accessibili nel mercato del trasporto aereo europeo”, riporta l’Ansa.

Intanto il decreto è stato accolto con favore da Renato Schifani, presidente della Regione Siciliana, che da mesi porta avanti questa battaglia: “Apprezziamo la sensibilità dimostrata dal governo nazionale per una problematica che penalizza fortemente i siciliani e il settore turistico dell’Isola”, ha dichiarato.

“Non possiamo che considerare, dunque, l’intervento del Consiglio dei ministri, da noi più volte sollecitato, un importante passo avanti per garantire ai siciliani, e ai viaggiatori in generale, il diritto a raggiungere l’Isola senza dover pagare cifre elevatissime”, scrive l’Ansa.

Le compagnie aeree, invece, sono di tutt’altro parere. Eddie Wilson, amministratore delegato di Ryanair, ha definito il provvedimento “ridicolo e illegale”, perché “interferisce con le leggi del libero mercato secondo le norme Ue: è una roba populista e di stampo sovietico”. “Per abbassare i prezzi occorre aumentare la capacità, cioè aumentare i posti a disposizione”, ha spiegato Wilson ai giornalisti, negando l’esistenza di algoritmi nella definizione dei prezzi.

Affermazione quest’ultima, che come ha fatto notare il Mimit, è largamente smentita da numerosi studi. “Sull’uso della profilazione nella vendita dei biglietti aerei sono disponibili ampie evidenze riportate da prestigiose riviste internazionali e l’America, e dunque ‘non lo Stato sovietico’, indaga il fenomeno già da molti anni”, ha puntualizzato il ministero.

Intanto, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha incontrato Eddie Wilson e si è dichiarato “disponibile a incontrare anche le altre compagnie per capire se il provvedimento può essere migliorato in conversione parlamentare”.

Ad ogni modo sarà la sentenza della Commissione europea a definire il futuro del decreto.

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