
Oggi, 2 agosto, è l’Earth overshoot day, il giorno del sovrasfruttamento della Terra, in cui l’umanità consuma tutte le risorse che il Pianeta è in grado di produrre nell’arco dell’anno.
Questo dato viene calcolato dal Global footprint network, organizzazione di ricerca internazionale, in base alla biocapacità, ovvero l’offerta di risorse e servizi ecosistemici che la Terra rigenera e organizza in un intero anno, e all’impronta ecologica, ossia la domanda della popolazione. Questa operazione viene effettuata anche per calcolare l’overshoot day di ciascun paese e ogni 1° gennaio vengono pubblicati i risultati.
Quest’anno l’umanità ha guadagnato cinque giorni rispetto al 2022, quando il deficit era stato raggiunto il 28 luglio. Tuttavia, di questi cinque giorni solo uno è realmente dovuto alla riduzione dello sfruttamento delle risorse, gli altri quattro, infatti, sono il frutto di un miglioramento degli strumenti di calcolo.
La situazione, quindi, è davvero tragica. A testimoniarlo sono anche gli eventi atmosferici estremi cui stiamo assistendo nelle ultime settimane: caldo torrido, trombe d’aria, alluvioni, chicchi di grandine grossi come palle da tennis. Nell’ultimo decennio questo tipo di fenomeni è addirittura triplicato, sintomo di una natura sempre più sofferente.
In questo quadro la situazione dell’Italia è anche peggiore. Il Paese, infatti, ha superato da quasi tre mesi il proprio overshoot day, fissato al 15 maggio. Ciò significa che nell’arco dell’anno consuma il 167 per cento in più rispetto ai beni che dovrebbe governare. Dopo di noi, in Europa, solo Danimarca, Belgio e Finlandia.
Riporta il Messaggero: “Il rischio più grande, a parte il superamento ecologico in sé, è quello di ignorare l’attuale crisi climatica ed ambientale. Le entità che proteggono ora non si limitano a salvaguardare l’ambiente, ma preparano la loro economia e il benessere dei cittadini all’imminente futuro”, ha dichiarato Steven Tebbe, ceo di Global footprint network.
Ad oggi, per raggiungere l’obiettivo fissato dall’Ipcc delle Nazioni Unite e ridurre, entro il 2030, le emissioni di carbonio del 43 per cento rispetto al 2010, sarebbe necessario spostare l’Earth overshoot day di 19 giorni all’anno per i prossimi sette anni. Un obiettivo che al momento sembra davvero difficile da raggiungere.