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Il Sole 24 Ore ha pubblicato la notizia che Grecia e Molise sono i territori dove s’è registrata tra il 2008 e il 2016 la maggiore contrazione economica degli stipendi. Si tratta, insomma, di due economie che faticano ancora a riprendersi.
Partendo dall’Italia, che segna un incremento in tutte le regioni ad esclusione del solo Molise, che ha visto calare la retribuzione oraria di ben il 3 per cento, la crescita degli stipendi oscilla tra lo 0,2 per cento registrato in Calabria e il 21,2 nella provincia autonoma di Bolzano.
A livello europeo, l’aumento degli stipendi è diffuso un po’ in tutto il continente. Il record nella regione bulgara dello Severen tsentralen, dove si è registrato un aumento dell’83,2 per cento. In numeri assoluti, si è passati da 1,4 a 2,6 euro. L’eccezione più significativa è rappresentata dalla Grecia: la contrazione più accentuata è nella regione del Voreio Aigaio, dove la riduzione è stata del 26,5 per cento. Si registrano cali, però, anche in due aree del Regno Unito: nel Northern and Western irlandese (meno 3,9 per cento) e nel North Yorkshire britannico (meno 1,6 per cento).
Il Sole 24 Ore ha costruito una vera e propria mappa partendo dal totale delle retribuzioni garantite ai lavoratori dipendenti, dividendole per il totale delle ore lavorate. La fonte dei dati è Eurostat. Ha ottenuto così la retribuzione media oraria. Dopodiché, è stata calcolata la variazione percentuale tra il dato del 2008 e quello del 2016.