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Gasparri (Forza Italia) all’Unsic: “Torna il Pd, tornano le tasse”

Tasse e famiglia, sicurezza e cittadinanza “facile”. Ma anche gestione di Roma. È una visione a 360 gradi, critica e lucida, quella che Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, intervistato da InfoImpresa, delinea nei confronti del neonato governo giallorosso. Un’analisi che non lascia adito a dubbi: “Solo un centrodestra unito può essere l’unica alternativa per il Paese”.

Maurizio Gasparri, romano, 63 anni, è stato giovanissimo deputato del Msi-Dn dal 1992, poi di An dal 1994 al 2009, per poi confluire nel Popolo della Libertà e in Forza Italia. E’ stato ministro delle comunicazioni dal 2001 al 2005 e vicepresidente del Senato dal 2013 al 2018.

  • Onorevole Gasparri, che idea si è fatto sulla futura legge di Bilancio, dopo la pubblicazione della nota di aggiornamento del Def con il premier Conte che si è detto certo di poter “disattivare” le clausole di salvaguardia dell’Iva, trovando i 23 miliardi necessari?

“C’è poco da fidarsi delle promesse del governo sull’Iva. Mancano almeno cinque miliardi dai primi calcoli e si profilano diverse aggressioni fiscali. Manovrando sul catasto si rischia di colpire la casa, già saccheggiata da vere e proprie tasse patrimoniali, perché tali sono nella sostanza quelle che gravano sugli immobili. E poi ci sono molte partite da chiarire. Entro la fine di quest’anno il governo avrebbe dovuto incassare 18 miliardi dalle privatizzazioni. Dove sono questi soldi? Siamo a ottobre e gli incassi sono pari a zero. C’è insomma una situazione molto confusa, che lascia immaginare un sostanziale aumento del prelievo fiscale. Per non dire poi delle previsioni sulla lotta all’evasione che sono del tutto fantasiose, a meno che non si torni all’ipotesi della tassazione dell’uso del contante e a un inasprimento fiscale, mascherato attraverso procedure più moderne. Saremo attenti e vigili, perché di questo governo non c’è proprio da fidarsi”

  • Pensa quindi che ci sarà un aumento delle tasse per le famiglie?

“Parlavano delle merendine, ma vogliono azzannare tutte le famiglie con l’aumento dell’Iva che colpirà il pesce, che sicuramente è più salutare delle merendine, la carne e molti altri alimenti. Il governo ha gettato la maschera. Torna il Pd, tornano le tasse. La rimodulazione dell’Iva è un eufemismo per dire che dei 23 miliardi di aumenti che andavano sterilizzati, ne saranno bloccati solo 17 mentre gli altri sei miliardi saranno presi dalle tasche degli italiani con l’aumento di questa imposta. Colpendo generi alimentari molto diffusi. Altro che merendine, che peraltro appariva una follia. Sta per abbattersi in Italia una tempesta fiscale. Questi sono Pd e grillini. Chi aveva la tentazione di guardare a Renzi ed altri, capirà che se si è di centrodestra non si può avere nulla a che fare con questi bugiardi”.

  • Per evitare il rischio di travaso di voti, come pensa debba muoversi il centrodestra con le sue varie componenti?

“I numeri dimostrano che una coalizione unita di centrodestra oggi vale in termini di consenso più ancora della somma dei singoli partiti. Uniti, quindi, si vince, con una cultura di governo a cui Forza Italia può e deve dare un contributo essenziale. Le vicende degli ultimi mesi devono indurre tutti alla riflessione. Spaccare il centrodestra fa perdere consenso, estremizzarlo lo porta in un vicolo cieco. Saggezza, passione, equilibrio e, come dico da qualche tempo, ago e filo, per unire un vasto schieramento che deve tornare presto al governo. Lasciamo gli altri alle loro contorsioni, guardiamo al rilancio, al rinnovamento, al consolidamento del centrodestra e di Forza Italia. Senza troppi personalismi e senza imitare le acrobazie della sinistra”.

  • Parteciperà alla manifestazione del 19 ottobre indetta da Salvini contro il governo?

“È il governo delle tasse. Che colpisce le merendine, i generi alimentari, che aumenta l’Iva, che aumenta le tasse sui trasporti e sui voli aerei. Un’autentica vergogna. Mettono le mani in tasca agli italiani, il nostro posto quindi è in Parlamento per una forte opposizione al governo delle tasse, ma anche nelle piazze. Io parteciperò, il 19 ottobre, alla manifestazione a Roma, che deve essere unitaria di tutto il centrodestra. Per far vedere il nostro popolo unito, pronto a riportare al governo una coalizione equilibrata e coesa. Tutti in piazza a Roma il 19 ottobre. Senza esitazioni. Fin da oggi bisogna organizzarsi. Io lo farò”.

  • Ecco Roma. Da politico e cittadino romano cosa pensa dell’ultima puntata della telenovela Ama e della questione rifiuti della Capitale?

“I grillini sono uno scandalo di portata mondiale. Stanno uccidendo Roma. La Raggi è un’incapace totale. Andrebbe cacciata con un certificato medico che ne accertasse lo stato confusionale. Sono cambiati sette volte i vertici dell’Ama a Roma ed è aumentata di sette volte la quantità di spazzatura che resta nelle strade. I grillini sono l’espressione massima dell’ignoranza e dell’incompetenza. Cacciarli da Roma e dal governo nazionale è una priorità democratica. La rotazione di decine di assessori, le palesi dimostrazioni di inefficienza, le vicende tutt’altro che trasparenti che hanno accompagnato la Raggi personalmente e la sua giunta, il disastro della spazzatura, il naufragio della metropolitana, le stazioni chiuse, lo scioglimento delle società, gli incidenti con conseguenze sull’ordine pubblico, rappresentano una macchia di rilevanza planetaria sulla storia e sulla vita di Roma. La Raggi è una vergogna assoluta. Grillo è il mandante morale di questo disastro. I grillini meriterebbero addirittura di essere messi alla porta del sistema politico ed amministrativo democratico per la loro inconsistenza e per la loro pericolosità. A Roma bisogna ingaggiare una battaglia politica, popolare e democratica per liberare la città da questa orda di barbari. Nessun disastro del passato, nessuna vicenda giudiziaria di altre formazioni politiche può giustificare, ormai, il disastro causato dalla Raggi. Ricordiamo che uomini venuti dalla Liguria e scelti da Fraccaro e da Bonafede, come Lanzalone, sono stati tra i protagonisti del disastro romano. Qui non è un problema di polemica politica, ma di emergenza sanitaria, denunciata da medici e da presidi, di disordine complessivo nella città, denunciato da sindacati di forze di polizia e da esponenti politici. Bisogna intervenire con un immediato commissariamento della Capitale”.

  • Parlando di ordine pubblico e quindi di sicurezza, uno dei primi provvedimenti del nuovo esecutivo è sto quello di impugnare una legge regionale del Friuli-Venezia Giulia, regione a guida leghista, per alcune norme “discriminanti” verso i migranti. Il tema dell’immigrazione resta centrale nel dibattito politico, ma anche nelle istanze dei cittadini. Le politiche dell’attuale governo, in particolare sul tema della cittadinanza, non rischiano di accentuare lo scontro?  

“In Italia ogni anno 200mila stranieri diventano cittadini italiani. E nessuno controlla se conoscano in modo accettabile la nostra lingua, la nostra cultura, i principi base del nostro diritto e della nostra democrazia. Bisogna introdurre con legge verifiche più stringenti. Per il resto nessuna apertura a norme demagogiche che allarghino ulteriormente le leggi in vigore, fin troppo permissive e automatiche. Lo Ius culturae è lo Ius soli diversamente denominato. Ipocrisie. Uguali a quelle di chi chiama ‘rimodulazioni delle aliquote e delle detrazioni fiscali’ gli aumenti delle tasse”.

di Giampiero Castellotti e Giuseppe Tetto

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