sabato , Dicembre 6 2025
Home / Comunicazione / Primo piano / Ires: imprese sempre più in regola ma una su tre è in perdita

Ires: imprese sempre più in regola ma una su tre è in perdita

ires

Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso pubblici i dati  statistici riguardanti le dichiarazioni Ires  e Irap per il 2017, presentate nel corso del 2018 e del 2019. La pubblicazione include i dati delle importanti agevolazioni fiscali, come il patent box, l’iper-ammortamento e il super-ammortamento. La pubblicazione contiene anche le statistiche sulle dichiarazioni Ires presentate dai contribuenti che utilizzano il modello Redditi-Enti non commerciali, completando i dati statistici relativi alle dichiarazioni fiscali per l’anno d’imposta 2017.

Ires
Nell’anno d’imposta 2017 le dichiarazioni delle società di capitali sono state 1.197.563, in crescita rispetto all’anno precedente (+2,7%). L’89,1% delle società di capitali è una società a responsabilità limitata. Il 63% dei soggetti ha dichiarato un reddito d’impresa rilevante ai fini fiscali, mentre il 30% ha dichiarato una perdita e il 7% ha chiuso l’esercizio in pareggio. Il reddito fiscale dichiarato, pari a 173,3 miliardi di euro, mostra un consistente incremento (+6,1%).
I settori dove si riscontra il segno positivo sono trasporto e magazzinaggio (+14,9%), attività finanziarie e assicurative (+7,2%), commercio all’ingrosso e dettaglio (+5,5%) e attività manifatturiera (+4,3%).
Decresce del 7,9% l’ammontare della perdita fiscale, per un importo pari a 63,8 miliardi di euro. La riduzione nell’anno in esame è concentrata nel settore finanziario (-24%), in controtendenza rispetto all’anno precedente.
Nel 2017 le società di capitali hanno dichiarato un imponibile di 143,1 miliardi di euro (+17,7% rispetto al 2016).
A presentare il modello “Redditi Enc – Enti non commerciali” per l’anno d’imposta 2017 sono stati 150.873 (-0,16% rispetto all’anno precedente), di cui il 64% sono “Associazioni non riconosciute e comitati” seguite da “Altri enti ed Istituti” (10% del totale) e dalle “Associazioni riconosciute” (9% del totale). L’imposta netta totale dichiarata risulta pari a 778 milioni di euro, attribuibile per il 25% alle “Fondazioni bancarie”, per il 14% agli “Enti e Istituti di previdenza e assistenza” e per il 13% a “Enti pubblici non economici”.
 
Aiuto alla crescita economica
Il rendimento figurativo che dà diritto alla deduzione dal reddito d’impresa del capitale proprio (Ace) passa, nel 2017, da 4,75% all’1,6%. Da un confronto di dati rispetto al 2016, risulta che le società di capitali con diritto alla deduzione Ace sono oltre 320.400 (+0,8%), per un ammontare di deduzione spettante di 18,3 miliardi di euro. L’eccedenza pregressa relativa all’anno precedente pari a 10,8 miliardi di euro (1,6 volte il valore del 2016) ha riguardato oltre 79.700 società, mentre l’ammontare di deduzione non utilizzata nell’anno e riportabile agli anni successivi è pari a oltre 10,3 miliardi di euro (0,9 volte il valore del 2016).
 
Dati sulla deducibilità degli interessi passivi
Gli interessi passivi di periodo iscritti in bilancio ammontano a 33,1 miliardi di euro (-4,7% rispetto al 2016), mentre quelli afferenti a periodi precedenti, e riportabili in quanto non dedotti precedentemente, ammontano a 39,4 miliardi di euro (+0,8% rispetto al 2016). La quota di interessi deducibili (comprensiva di quelli dei periodi precedenti) è pari a circa 27,6 miliardi di euro (38,1% del totale).
 
Patent Box
È un regime introdotto nel 2015 che prevede la possibilità di optare per un trattamento di favore per i redditi derivanti dall’utilizzo di brevetti industriali, marchi, opere di ingegno, processi e disegni industriali. Nel 2017 i marchi d’impresa sono esclusi da tale regime; tuttavia sono state previste delle disposizioni di salvaguardia per le opzioni esercitate precedentemente, per le quali rimane aperta una finestra temporale (cd. grandfathering) per continuare a fruire dell’agevolazione entro il 30 giugno 2021. L’opzione ha una durata di 5 esercizi ed è irrevocabile.
In base ai dati del 2017, oltre 1.200 società hanno utilizzato l’agevolazione per un importo di reddito detassato e plusvalenze esenti pari a 2,9 miliardi di euro (2,1 volte il valore del 2016). L’incremento maggiore si riscontra nei settori “manifatturiero” (3 volte il valore del 2016 passando da 690 milioni di euro a 2 miliardi di euro) e “commercio all’ingrosso e al dettaglio” (passando da 272 a 312 milioni di euro).
 
Super-ammortamento
Si tratta della possibilità di dedurre una maggiore percentuale della quota di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria sugli investimenti in beni materiali strumentali nuovi. Nel 2017 a fruire dell’agevolazione sono stati in 258.126, per un totale di 4,7 miliardi di euro. Oltre il 53% dei fruitori si concentra nelle classi di ricavo comprese tra 200.000 euro e 2.500.000 euro. L’ammontare dell’agevolazione è concentrato nelle seguenti regioni: Lombardia (30%), Lazio (12%) e Piemonte (11,7%).
In termini di ammontare, la maggiore deduzione è concentrata (76%) nei seguenti settori: “manifatturiero” (35,6%), “noleggio, agenzie viaggio e servizi di supporto alle imprese” (21,5%), “commercio all’ingrosso e al dettaglio” (10,2%) e “servizi di informazione e comunicazione” (9,1%).

Iper-ammortamento
L’incentivo che punta a favorire i processi di trasformazione tecnologica e digitale. nel 2017 è stato utilizzato da oltre 8.300 soggetti, per un ammontare di circa 418 milioni di euro. La fruizione è concentrata in larga parte nel settore nel settore manifatturiero (84% dell’ammontare dell’agevolazione). Un’analisi dell’iper-ammortamento, a cura del Df e del Centro studi Confindustria, è disponibile nel rapporto 2019 “Dove va l’industria italiana”, capitolo 4.2.
 
Irap
Nell’anno d’imposta 2017 sono 3.819.984 i soggetti che hanno presentato la dichiarazione Irap (-3,6% rispetto al 2016). I dati interessano in misura prevalente le persone fisiche (-7,3% rispetto al 2016), a causa delle adesioni al regime forfetario, e le società di persone (-4,3% rispetto al 2016).
I soggetti che dichiarano un valore della produzione diverso da zero (al netto delle deduzioni del costo del lavoro) sono 3.309.354 (-2,4% rispetto all’anno precedente), per un ammontare complessivo di circa 374,1 miliardi di euro (+3,2% rispetto al 2016). L’incremento del valore della produzione dichiarato riguarda in particolare le società di capitali (+13,7%).
Flessione per le persone fisiche e le società di persone, rispettivamente del 33,6% e del 14,0%.
Aumenta la base imponibile totale, pari a circa 437,4 miliardi di euro (+3,5% rispetto al 2016).
L’imposta dichiarata per l’anno 2017 è stata pari a 23,2 miliardi di euro (+2% rispetto al 2016), con un valore medio pari a 11.070 euro.
Il 52% dell’imposta è prodotta al Nord, il 16% al Sud, in linea con quanto rilevato l’anno precedente

Check Also

pnrr

Pnrr, ok dalla Commissione Ue all’ottava rata da 12,8 miliardi

La Commissione europea ha comunicato la valutazione positiva per il pagamento dell’ottava rata del Pnrr …