sabato , Dicembre 6 2025
Home / Comunicazione / Primo piano / Istat: a luglio cala l’occupazione e aumentano gli inattivi

Istat: a luglio cala l’occupazione e aumentano gli inattivi

Sul fronte lavoro, a luglio 2022 il tasso di occupazione scende al 60,3 per cento (-0,1 punti), quello di disoccupazione al 7,9 per cento e il tasso di inattività sale al 34,4 per cento. Rispetto a giugno 2022 crescono quindi gli inattivi e contestualmente crescono sia gli occupati sia i disoccupati.

Secondo i numeri elaborati dall’Istat, cala dello 0,1 per cento, pari a -22 mila unità, l’occupazione femminile, i dipendenti permanenti, gli autonomi e tutte le classi d’età, con l’eccezione dei maggiori di 50 anni tra i quali cresce il numero degli occupati. Il segno più si registra anche tra i maschi e i dipendenti a termine.

Anche se il numero di occupati resta stabile sopra i 23,2 milioni, si registra per la prima volta da agosto 2021, un lieve calo.

Rispetto a luglio 2021, l’incremento di oltre 460 mila occupati è determinato prevalentemente dai dipendenti che, a luglio 2022, ammontano a oltre 18 milioni 200 mila; la componente a termine, in particolare, raggiunge il valore più alto dal 1977, primo anno della serie storica.

Il calo del numero di persone in cerca di lavoro (-1,6 per cento, pari a -32mila unità rispetto a giugno) si osserva per entrambi i sessi e principalmente tra i 35-49enni. Il tasso di disoccupazione cala al 7,9 per cento (-0,1 punti) e sale al 24,0 per cento tra i giovani (+0,1 punti). La crescita del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,4 per cento, pari a +54mila unità) coinvolge uomini e donne e le classi d’età al di sotto dei 50 anni. Il tasso di inattività sale al 34,4 per cento (+0,2 punti).

Il numero di occupati a luglio 2022 supera quello di luglio 2021 del 2,0 per cento (+463mila unità); l’aumento è trasversale per genere ed età. L’unica variazione negativa si registra tra i 35-49enni per effetto della dinamica demografica; il tasso di occupazione, in aumento di 1,6 punti percentuali, sale infatti anche tra i 35-49enni (+1,5 punti) perché, in questa classe di età, la diminuzione del numero di occupati è meno marcata di quella della popolazione complessiva.

Check Also

pnrr

Pnrr, ok dalla Commissione Ue all’ottava rata da 12,8 miliardi

La Commissione europea ha comunicato la valutazione positiva per il pagamento dell’ottava rata del Pnrr …