UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
Nella legge di Bilancio in cantiere, il governo prepara un emendamento da 3,5 miliardi di euro destinato alle imprese, a partire dal 2026. L’annuncio è arrivato nella giornata di ieri lunedì 15 dicembre dal ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti durante una riunione della commissione Bilancio del Senato. Le nuove risorse rappresentano un pacchetto specifico di modifiche alla manovra che, secondo quanto riferito da fonti di maggioranza e opposizione, sarà integrato nel testo nelle prossime ore.
Il relatore Guido Quintino Liris (Fratelli d’Italia) ha spiegato che il Tesoro sta definendo le modalità di intervento e che l’ammontare complessivo dei nuovi fondi è stato quantificato in circa 3,5 miliardi. L’emendamento si inserisce nel quadro di un aggiustamento della manovra focalizzato sul sostegno al tessuto produttivo, con particolare attenzione ai territori e alle opere considerate strategiche.
Il pacchetto di risorse previsto dalla manovra finanzierà innanzitutto 1,8 miliardi di euro di investimenti privati, con l’obiettivo di stimolare nuova spesa produttiva da parte delle imprese. Altri 1,3 miliardi saranno destinati alle zone speciali e alle opere indifferibili, cioè interventi che non possono essere rinviati e che richiedono una copertura certa già in fase di bilancio.
La scelta di concentrare una quota significativa dei fondi sugli investimenti privati mira a rafforzare la capacità competitiva delle aziende, mentre le risorse per le zone speciali puntano a sostenere aree che beneficiano di regimi particolari per attrarre imprese e capitali. Le opere indifferibili, invece, rappresentano un capitolo cruciale per garantire la continuità di cantieri e progetti infrastrutturali già avviati o ritenuti prioritari per la crescita.
Per coprire il nuovo pacchetto da 3,5 miliardi, la manovra farà leva su risorse provenienti dal settore assicurativo e su una rimodulazione dei fondi destinati al Ponte. Liris ha parlato infatti di una “riprogrammazione” delle risorse del Ponte all’interno della legge di Bilancio, confermando che parte delle coperture arriverà proprio da questo capitolo.
