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Piano Mattei, intesa Italia-Tunisia sull’Ia e transizione digitale

È arrivata nella giornata di ieri, lunedì 27 maggio 2024, la firma della dichiarazione congiunta tra il ministro delle Tecnologie della Comunicazione della Repubblica di Tunisia, Nizar Ben Neji, e il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, finalizzata alla promozione di iniziative di collaborazione economica e industriale nell’ambito dell’Intelligenza artificiale e della ricerca nella transizione digitale, in piena coerenza con i principi del Piano Mattei che vede nella Tunisia un Paese d’interesse prioritario per le azioni di sviluppo.

Svelato in Senato nel mese di gennaio direttamente dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Piano Mattei mette a disposizione del continente africano “5,5 miliardi di euro tra crediti, operazioni a dono e garanzie: circa 3 miliardi dal fondo italiano per il clima e 2,5 miliardi e mezzo dal fondo per la Cooperazione allo sviluppo”, ha spiegato la premier in quell’occasione.

L’intesa Italia-Tunisia è volta a facilitare investimenti diretti e iniziative congiunte tra le imprese dei due Paesi, esplorando forme di cooperazione nell’ambito della transizione digitale, attraverso lo scambio di informazioni conoscenze nel campo della ricerca, delle tecnologie di frontiera e la formazione di nuove competenze.

“Con un focus sull’economia digitale e sulla connettività tra i nostri Paesi, questa intesa apre una nuova frontiera nella nostra cooperazione, quella del futuro” ha dichiarato il ministro Urso.

La dichiarazione congiunta mette al centro il progetto di costituzione di un hub sull’Intelligenza artificiale per lo sviluppo sostenibile, come previsto dalla ministeriale G7 di Verona sull’industria presieduta da Urso, che fungerà da catalizzatore degli ecosistemi di Intelligenza artificiale nel continente africano, nell’ottica di favorire sinergie importanti per accompagnare lo sviluppo digitale.

“Tra le grandi aree del Piano Mattei, attribuiamo grande importanza alla transizione digitale, su cui pensiamo che possa consolidarsi una collaborazione con la Tunisia che possa giovare all’intera area mediterranea”, ha spiegato Urso. Proprio sul settore dell’economia digitale, il ministro si è soffermato sullo “scopo dell’Ia Hub, che vuole realizzare partnership che consentano l’accesso per i Paesi Africani alla capacità di calcolo necessaria per i modelli di intelligenza artificiale, potenziando le infrastrutture locali e supportando lo sviluppo delle competenze”.

In attuazione della dichiarazione congiunta, Urso e Ben Neji hanno deciso di costituire un “gruppo di lavoro per lo sviluppo delle nuove tecnologie”, focalizzato sui temi delle infrastrutture dei cavi sottomarini per la trasmissione di dati sul piano intercontinentale e sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale attraverso l’Ia Hub.

“La Tunisia per la sua posizione geografica può svolgere, insieme all’Italia, un ruolo chiave nella connettività tra Europa e Africa – ha affermato il titolare del dicastero delle Imprese. “Il nostro Paese, con le proprie connessioni portuali, energetiche e tramite le infrastrutture via cavi con i Paesi della sponda sud del Mediterraneo, vede nella Tunisia un partner fondamentale per lo sviluppo dell’intera area”.

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