Le spiagge italiane chiudono l’estate 2024 in flessione. È quanto fa sapere Assoturismo. A pesare sono soprattutto i prezzi concorrenziali di altri Paesi del Mediterraneo, dal boom dell’Albania, alle conferme di Spagna, Grecia, Malta e Cipro. Ma anche la flessione del potere di acquisto delle famiglie. Inoltre il “rimbalzo” post Covid – con la sfrenata voglia di vacanze – sembra ormai esaurito.
Secondo le stime dell’associazione di categoria, i pernottamenti nelle strutture turistiche sono a quota 105,4 milioni nei tre mesi estivi 2024 rispetto ai 108,6 milioni del 2023. Malissimo, ad esempio, è andata nel Cilento. Male in Liguria, dove si registra un’impennata dei prezzi per ombrelloni e sdraio. Ma anche nell’isola d’Elba.
Leggera flessione del dato complessivo, d’accordo. Ma il segnale non è incoraggiante anche per il futuro. Aspetto positivo: il turismo internazionale continua ad assicurare ingenti entrate al settore. Mentre sempre più italiani sembra preferiscano l’estero.