L’Enuip ha redatto il Rapporto di valutazione dei progetti realizzati tra il 3 novembre 2015 e il 2 novembre 2016. Questo l’abstract dei risultati rilevati.
La scorsa annualità, i progetti realizzati sono stati tre, ovvero “Giovani senza frontiere”, “Sportello per la Terza età”, “Sportello Integrazione Immigrati”, per un totale di 84 posti previsti per i giovani volontari.
Da una ricognizione complessiva dei dati rilevati, si evince come i progetti siano intervenuti prevalentemente in aree geografiche svantaggiate, con soggetti provenienti in molti casi dal Sud Italia, caratterizzati spesso da un profilo formativo dequalificato, da un’età relativamente bassa (24 anni) e per la maggiore parte sono di sesso femminile.
Interessanti sono state anche le rilevazioni fatte per la valutazione dei progetti, che di seguito riportiamo in maniera sintetica sui vari indicatori:
– Buon livello di coinvolgimento dei volontari nelle attività di progetto e nelle iniziative di formazione previste;
– Ottimo livello d’inserimento ed ambientamento presso le sedi di progetto;
– Buon livello del rapporto volontari – utenza;
– Difficoltà riscontrate dai volontari;
– Gestione dei tempi del servizio rispetto agli altri impegni personali;
– Approcciarsi con un ambiente nuovo;
– Contestualizzare le nozioni trasmesse durante la formazione teorica nella situazione reale.
Azioni intraprese per supportare i volontari:
– Incontri individuali con gli Operatori locali di progetto (Olp) assegnati,
– Riunioni periodiche con tutto il personale di sede;
– I volontari sono stati coinvolti nelle attività di progetto gradualmente, iniziando dalle attività di back office;
– Buon livello del supporto da parte dell’Olp;
– Buona percezione rispetto all’utilità dell’esperienza di Servizio Civile svolta.
Molto significative sono, inoltre, risultate le conclusioni a cui ci è giunti in merito all’effettiva spendibilità delle competenze/conoscenze acquisite: si è verificato come i ragazzi abbiano acquisito un know how utile anche ai fini della ricerca e dell’inserimento lavorativo. Questo, dalle notizie pervenute dalle sedi di progetto, è valso in particolare per determinati settori, come il sociale. A dimostrazione di ciò, alcuni ragazzi che avevano modo di operare a stretto contatto con diversi partner operanti nel sociale sono stati inseriti in alcune di queste organizzazioni a seguito della chiusura dei progetti realizzati.