Il Rosatellum bis adesso è legge di Stato. Dopo essere stata approvata con ben otto voti di fiducia, sia Camera che Senato hanno reso operativo il nuovo sistema elettorale che va a introdurre un sistema misto, proporzionale e maggioritario, dove circa un terzo dei seggi tra Camera e Senato sarà eletto in scontri diretti nei collegi uninominali, e i restanti due terzi saranno eletti con sistema proporzionale. Per essere chiari la nuova legge sarà per il 36% maggioritaria e per il 64% proporzionale. Vediamo nello specifico come funziona.
Sono 232 i collegi uninominali presenti alla Camera dove ogni partito o eventuali coalizioni dovranno presentare un solo candidato che per essere eletto dovrà prendere più voti. I 386 seggi rimanenti verranno ripartiti tramite il metodo proporzionale, quindi assegnati in base al numero di voti ricevuti. Nelle circoscrizioni estere saranno assegnati altri 12 seggi.
ROSATELLUM AL SENATO
A Palazzo Madama le cose cambiano di poco: il sistema maggioritario andrà ad assegnare 102 seggi mentre il proporzionale 207 (sono 6 i seggi degli eletti all’estero).
ROSATELLUM UNICA SCHEDA. NO A VOTO DISGIUNTO
Non sarà possibile il voto disgiunto, e ognuno potrà esprimere un solo voto. Guardando la nuova scheda elettorale si potranno trovare solo il nome del candidato nel collegio uninominale ed il contrassegno della lista o delle liste collegate, corredate dei nomi dei candidati nel collegio plurinominale. L’elettore vota il contrassegno della lista prescelta ed il voto è attribuito anche al candidato. Sarà invece annullato se dovesse essere barrata la casella di un candidato al collegio uninominale e la casella di una lista diversa da quelle che lo appoggiano.
ROSATELLUM, GLI SBARRAMENTI
I partiti possono presentarsi da soli o in coalizione. Lo sbarramento è al 3% per le singole liste e al 10% per le coalizioni. Per le coalizioni non vengono comunque computati i voti dei partiti che non hanno superato la soglia dell’1 per cento.