La Bce aumenta i tassi di 25 punti base

La Banca centrale europea prosegue la stretta monetaria contro l’inflazione e per l’ottava volta di seguito aumenta i tassi principali di 25 punti basi, portandoli al 4 per cento.

I rialzi, però, non terminano qui: “È molto probabile che a luglio continueremo ad alzare i tassi” ha dichiarato la presidente Christine Lagarde nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo. La Bce è determinata, riporta Il Sole 24 Ore, “saremo restrittivi per tutto il tempo necessario per assicurarci di arrivare a destinazione”, ovvero ricondurre l’inflazione al 2 per cento.

A pesare sulla decisione della Bce, infatti, sono i valori dell’inflazione, che non è rientrata come auspicato. In base alle proiezioni macroeconomiche di giugno nel 2023 l’inflazione complessiva si attesterà in media al 5,4 per cento, al 3 per cento nel 2024, per arrivare al 2,2 per cento nel 2025.

Anche la crescita sarà più lenta rispetto alle stime iniziali, secondo gli esperti infatti, raggiungerà lo 0,9 per cento nel 2023 e l’1,5 per cento nel 2024. Notizie tutt’altro che positive, al contrario di quelle che arrivano dagli Stati Uniti, dove la Federal Reserve si è presa una pausa sui tassi dopo che l’inflazione è scesa sotto il 4 per cento.

Intanto in Europa aumentano le preoccupazioni e da più parti si levano le critiche. Il timore è che il continuo aumento dei tassi incida negativamente sulla crescita economica, determinando più danni che benefici. “Con la sua politica la Bce sta danneggiando famiglie e imprese – ha dichiarato il vicepremier Matteo Salvini. – “Mi piacerebbe che la politica economica non seguisse solo algoritmi”, riporta Libero.

I tassi dei mutui sono arrivati alle stelle passando, in soli 5 anni, da un tasso variabile del 2,94 per cento al 6,58 per cento con aumenti a 400 euro al mese. Insieme all’aumento generale dei prezzi molte famiglie fanno sempre più fatica ad arrivare a fine mese e con ulteriori aumenti in vista la situazione non farà che peggiorare.