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Caos scuole, tra difficoltà e disagi

Si è voluto per forza aprire le scuole “in presenza”, investendo fiori di miliardi per banchi e mascherine. Forse sarebbe stato meglio farsi aiutare dalle nuove tecnologie, potenziando la didattica a distanza, certamente più in linea con i tempi e ideale per un periodo di emergenza come quello che stiamo vivendo. Fatto sta, come ampiamente prevedibile, siamo ai primi disagi, alle tante difficoltà. In attesa delle aperture delle scuole elementari e superiori.

“Questa mattina hanno riaperto i nidi comunali e convenzionati della Capitale, che accolgono più di 16mila bambini molto piccoli da 0 a 3 anni, e già si è posto il problema delle carenza di educatrici, visto che circa trecento a causa della fragilità della loro salute, sono intenzionate a chiedere l’esonero fino alla fine dell’emergenza Covid prevista per il 15 ottobre – spiega Francesco Figliomeni, consigliere di Fratelli d’Italia e vice presidente dell’Assemblea Capitolina.

“Per non parlare dei dispositivi di protezione classici come mascherine, guanti e gel igienizzanti e specifici come visiere, soprascarpe monouso e termometri ad infrarossi, di cui le educatrici sono ancora sprovviste – continua il consigliere comunale. “Tra pochi giorni riapriranno anche le scuole che accoglieranno gli studenti di ogni ordine e grado, e all’orizzonte si profilano nuove criticità come la mancanza di aule in grado di contenere tutti, penuria di banchi, carenza di professori, nuove sanificazioni dei luoghi e il servizio mensa su cui ancora si sa poco, tutti problemi che potrebbero portare molti istituti a prorogare l’apertura più avanti. Ma la lista delle inadempienze del Governo a guida M5s e Pd e dell’Amministrazione pentastellata non si ferma qui, perché grazie all’incapacità della Giunta Zingaretti, che negli anni si è premunita di fare tagli alla sanità, si ritrova con una dotazione organica di operatori sanitari inferiore al 32% rispetto alla media nazionale, che si riversa sulla mancanza di almeno 500 medici per il piano sicurezza Covid nelle scuole. Per non parlare delle misure che verranno adottate all’interno delle scuole, molte delle quali come il fatto di non potersi muovere dal banco per fare ricreazione, poter andare in bagno soltanto in momenti prestabiliti, essere isolato in una sala da solo se il ragazzo si sente male, come ci è stato riferito da alcuni genitori, che lasciano diversi dubbi sulla gestione. Un’organizzazione da parte dell’Amministrazione grillina che fa acqua da tutte le parti e che non tiene conto della delicatezza del tema che tocca la sfera dell’infanzia, e che denota la consueta pochezza del M5s che somiglia sempre di più all’armata Brancaleone, caratterizzata da gente che sembra venire dalla luna”.

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