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Pd, alla ricerca dell’ennesimo segretario

Ennesima batosta elettorale, nuovo segretario. Il Partito democratico si avvia al congresso anticipato, rispetto alla scadenza naturale di marzo, con l’annuncio di Enrico Letta che non si ricandiderà alla segreteria. Una scelta, quasi obbligata, che apre il gioco del totonomi in cerca dell’ottavo segretario in quindici anni di vita di una delle formazioni più tormentate del panorama politico.

L’ipotesi più accreditata è quella del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, 55 anni, da Campogalliano, provincia di Modena, città dove ha maturato le esperienze politiche, come consigliere comunale e assessore. Prima di passare alla Regione. Porta in dote una delle poche vittorie delle ultime stagioni, quella alle regionali del 2020 su Lucia Borgonzoni, il candidato del centrodestra voluto da Matteo Salvini. Un’affermazione ottenuta anche senza l’alleanza con i Cinque Stelle.

Bonaccini è un riformista. È stato un sostenitore di Matteo Renzi alle primarie del 2013 e continua a rappresentare l’area liberal del partito. Concreto, è particolarmente vicino ai ceti produttivi del suo territorio. Il suo programma in una dichiarazione: «Una busta paga in più in tasca ai lavoratori e un salario minimo per chi oggi non è coperto da un contratto collettivo. Una forte spinta sulla transizione ecologica ed energetica perché significa bollette più basse e un pianeta più pulito per i nostri figli, a fronte della destra che vaneggia di nucleare senza dire dove e quando. Infine, più sanità pubblica».

Altra possibile candidata alla segreteria è Elly Schlein, vicepresidente dell’Emilia Romagna, nata a Lugano, figlia di un accademico statunitense di origine ebraica e nipote di un senatore socialista. È stata eletta europarlamentare nel 2014 con il Pd, ma poi ha aderito a Possibile di Pippo Civati. È per l’apertura con i Cinque Stelle, mentre è in dissenso con Renzi. È la preferita da Letta e potrebbe finalmente rappresentare quell’universo rosa che la destra riesce numericamente a fare meglio. Domenica è stata eletta alla Camera. Nel 2020 ha fatto coming out raccontando di stare con una ragazza. Secondo il Guardian è il nuovo astro della sinistra italiana.

Tanti gli altri nomi che circolano. La sinistra del partito è con Andrea Orlando e Peppe Provenzano, che parlano di “nuova identità” per il partito. Poi ci sono Lorenzo Guerini e Dario Franceschini, esperienza da vendere. Quindi ci sono le “risorse umane” provenienti dagli enti locali, dal sindaco di Pesaro Matteo Ricci al primo cittadino di Firenze Dario Nardella.

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