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Bologna, con limite a 30 km/h meno 21 per cento di incidenti

Bologna, limite 30 km/h

Il 16 gennaio scorso sono entrate ufficialmente in vigore le ordinanze che stabiliscono il limite di 30 chilometro orari nel centro urbano di Bologna.

Sull’esempio di altre città europee come Bruxelles, Parigi ed Amsterdam, infatti, Bologna è la prima grande città italiana ad aver imposto il nuovo limite di velocità per “rendere la vita più facile e sicura a chi non ha motivo di usare la macchina. E rendere la vita meno stressante a chi all’auto non può rinunciare”.

Nonostante le proteste, il provvedimento del Comune sembrerebbe rispondere allo scopo. Nelle prime due settimane di Città 30, ovvero da lunedì 15 a domenica 28 gennaio 2024, gli incidenti stradali sono diminuiti del 21 per cento.

In base ai dati rilasciati dal Comune, infatti, si sono registrati 94 incidenti, di cui 63 con feriti e 31 senza, 16 pedoni coinvolti e nessun incidente mortale. Nello stesso periodo del 2023 (da lunedì 16 a domenica 29 gennaio) gli incidenti erano stati 119, di cui 77 con feriti, 41 senza, 22 pedoni coinvolti e un incidente mortale.

In termini percentuali si tratta di un meno 21 per cento di incidenti totali, meno 18,2 per cento con feriti, meno 24,4 per cento senza feriti e un calo del 27,3 per cento di incidenti in cui è coinvolto un pedone.

Indubbiamente si tratta di dati ancora troppo scarsi per verificare la riuscita dell’iniziativa, come ha sottolineato Valentina Orioli, assessora alla Nuova mobilità, Infrastrutture, Trasporto pubblico locale, Città 30, tutela dei beni culturali e giardini storici.

“Si tratta di un primo trend che riteniamo positivo – ha commentato – anche se siamo consapevoli che i dati statisticamente più consolidati li avremo dopo un periodo più lungo, di circa 6 mesi”, riporta l’Agi.

La tendenza, comunque, conferma gli studi condotti nelle varie città che hanno aderito all’iniziativa, in base ai quali il provvedimento ha determinato meno incidenti e meno dannosi, soprattutto per i cittadini vulnerabili. Inoltre ha ridotto inquinamento, rumore e traffico in quanto le persone tendono a preferire spostamenti a piedi, in bicicletta e con i mezzi pubblici. Il risultato è una ricaduta positiva generale sulla sicurezza stradale, sulla salute dei cittadini, sull’ambiente e sulla vivibilità.

“Perché questa tendenza possa consolidarsi Bologna deve continuare ad andare più piano come ha dimostrato di poter fare in queste prime due settimane, con la consapevolezza che, dati alla mano, anche nella nostra città comportamenti più prudenti e velocità più basse possono veramente fare la differenza nel salvaguardare l’incolumità di tutte e tutti sulla strada”, ha concluso l’assessora Orioli.

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