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Dove studiare? Le migliori università del mondo

Quali sono le migliori università del mondo? Quali strutture accademiche producono i laureati più occupabili nel mondo del lavoro?

A queste domande ha dato risposte certe la QS Quacquerelli Symonds, azienda britannica specializzata in istruzione universitaria e studi all’estero. Come ogni anno, le classifiche stilate dalla QS e pubblicate sul loro sito (consultabile cliccando QUI) seguono una rigorosa metodologia che consente di catalogare in maniera efficace le prestazioni delle diverse università del mondo per fornire uno strumento di valutazione e scelta delle differenti strutture in termini di risultati e prospettive di occupabilità dei laureati.

I criteri metodologici utilizzati per analizzare le migliori università sono stati: il 40 per cento la reputazione accademica (qualità dell’insegnamento e della ricerca); il 10 per cento la reputazione del datore di lavoro (identificazione degli istituti da cui provengono i laureati più competenti, innovativi ed efficaci); il 20 per cento la citazione per facoltà (numero totale di citazioni ricevute da tutti gli articoli prodotti da un’istituzione in un periodo di cinque anni dal numero di membri della facoltà di quell’istituzione); il 20 per cento il rapporto docenti/studenti (fornire agli studenti un accesso significativo a docenti e tutor e quantificare numero di membri di facoltà per studenti); il 10 per cento il rapporto di facoltà internazionale e il rapporto di studenti internazionali (capacità di attrarre docenti e studenti da tutto il mondo).

La classifica del 2020 tra le 1.000 migliori università del mondo vede al primo posto il Massachusetts Institute of Technology (MIT), incoronato per l’ottavo anno consecutivo al vertice della classifica di QS. A seguire la Stanford University e la Harvard University, rispettivamente al secondo e terzo posto dal 2017 ad oggi, mentre al quarto posto troviamo l’Università di Oxford che continua ad essere la migliore università del Regno Unito.

L’Italia compare solo in 149esima posizione con il Politecnico di Milano, alla 177esima c’è il Sant’Anna Scuola universitaria superiore di Pisa insieme all’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, al numero 203 figura la Sapienza Università di Roma.

Mentre molte delle migliori università del mondo producono laureati di successo ogni anno, i datori di lavoro spesso esprimono preoccupazioni sul fatto che le istituzioni accademiche non stiano facendo abbastanza per preparare i loro studenti al mondo del lavoro.

Per questo QS ha stilato anche la classifica delle università che formano i laureati più occupabili, utilizzando altri cinque indicatori: il 30 per cento considera la reputazione del datore di lavoro (identifica gli istituti da cui provengono i laureati più competenti, innovativi ed efficaci); il 25 per cento i risultati degli ex studenti (analizza i personaggi più innovativi, creativi, ricchi, imprenditoriali e / o filantropici del mondo per stabilire quali università stanno producendo individui che stanno cambiando il mondo); il 25 per cento la partnership con i datori di lavoro per facoltà (stabilisce quali università stanno collaborando con successo con aziende globali per produrre ricerche citabili e trasformative, considera inoltre le partnership legate al tirocinio segnalate dalle istituzioni); il 10 per cento valuta la connessione datore di lavoro/studente (la somma del numero di singoli datori di lavoro che sono stati attivamente presenti nel campus di un’università negli ultimi dodici mesi, offrendo agli studenti motivati l’opportunità di fare rete e acquisire informazioni); il 10 per cento il tasso di occupazione (la misurazione della percentuale di laureati in un’occupazione a tempo pieno o part-time entro 12 mesi dalla laurea).

Osservando la graduatoria delle università che offrono le migliori prestazioni per l’occupabilità dei laureati troviamo in vetta per il secondo anno consecutivo il Massachusetts Institute of Technology (MIT), seguito rispettivamente dalla Stanford University e dall’Università della California (UCLA), al quarto posto compare l’Università di Sidney.

L’Italia in questa classifica figura al 41esimo posto con il Politecnico di Milano, all’84esima posizione con l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, ed al 93esimo posto c’è la Sapienza Università di Roma.

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