Il caro bolletta non è un destino ineluttabile per le famiglie italiane. Uno studio dell’Università di Malaga promosso da Airzone, azienda di sistemi di controllo della climatizzazione, ha preso in esame tre città italiane e il relativo clima: Milano, Roma e Napoli, mettendo a confronto un sistema di raffrescamento/riscaldamento centralizzato con termostato in soggiorno con un sistema a zone, nel quale un algoritmo gestisce differenti temperature a seconda della stanza e delle sue caratteristiche termiche.
La ricerca ha dimostrato come la zonificazione, ovvero la gestione differenziata della temperatura nelle diverse stanze, consenta di risparmiare energia elettrica e innalzare il livello di comfort per gli utenti.
La scelta di un sistema inverter con zonificazione integrata rispetto a uno inverter non zonificato ad esempio, consente una riduzione dell’energia termica necessaria e di conseguenza la possibilità di installare un’unità con una potenza termica inferiore.Il caro bolletta non è perciò un destino ineluttabile se consideriamo che molti sistemi di climatizzazione incorporano ancora una percentuale di spreco di energia elettrica sul quale possiamo intervenire.
I condizionatori attualmente attivi in tutto il mondo sono circa 2 miliardi.
La domanda annuale per i condizionatori negli ultimi 20 anni è aumentata di circa il 4% in media, il doppio rispetto ai sistemi di illuminazione e di riscaldamento dell’acqua (Fonte: Agenzia internazionale dell’energia – IEA www.iea.org/reports/cooling).
Risparmio energia elettrica
In tutte e tre le città prese in esame il consumo della climatizzazione è più basso nel sistema zonificato che in quello centralizzato. Il risparmio è reso possibile da tre fattori
riduzione della potenza termica del sistema di climatizzazione-regolazione della velocità del ventilatore e adeguamento della temperatura impostata dell’unità grazie all’algoritmo.
Gli italiani e l’aria condizionata
Si tratta di numeri importanti, soprattutto se consideriamo che ormai quasi una famiglia su due ha l’aria condizionata a casa.
Il 48,8% delle famiglie italiane dispone di un sistema di condizionamento; la diffusione è sostenuta in tutte le aree del Paese: 51,2% nel Mezzogiorno, 49,1% al Nord e 44,2% al Centro. A livello regionale si evidenziano alcune differenze: si va dal 70% di famiglie in Veneto, al 62,4% in Sicilia, al 60,3% in Emilia-Romagna al 57,3% della Puglia.
I valori minimi di famiglie che dispongono di un sistema di condizionamento si registrano in Valle d’Aosta (4,7%) e Trentino-Alto Adige (15,2%).
Fonte: ISTAT, rapporto consumi energetici delle famiglie, anno 2021
https://www.istat.it/it/files//2022/06/REPORT-CONSUMI-ENERGETICI-FAMIGLIE-2021-DEF.pdf.