Per Domenico Mamone, presidente dell’Unione nazionale sindacale imprenditori e coltivatori (Unsic) “l’abolizione dei voucher è il segno di una rinuncia, di una grande debolezza del governo e della politica. Di fronte alle polemiche sugli abusi – innegabili- nell’impiego di questo strumento, che però serviva e serve a rispondere ad una necessità oggettiva di lavoro temporaneo, di fronte alle difficoltà nel garantire non impossibili controlli e limiti, si preferisce rinunciare. Eppure” conclude Mamone “abolire sulla carta i voucher non abolirà la realtà del mercato del lavoro e le necessità delle aziende, né i diritti di quei lavoratori che avevano trovato nei voucher un riconoscimento adeguato a prestazioni occasionali. Fingere di non vedere la realtà dell’economia italiana, specialmente delle aziende piccole a conduzione familiare, aprirà nuovi spazi all’economia informale, e a soluzioni ancora più improvvisate e in definitiva peggiori di quella che oggi viene abolita”.
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