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Breuil-Cervinia, Valtournenche e il… Cervino

VALLE D'AOSTA-Maestro sci Breuil-Cervinia (foto Enrico Romanzi)-0314Le due località devono molta della loro fama al fatto di essere al cospetto di quella che è la montagna più fotografata al mondo, il Cervino, dalla sagoma inconfondibile, naturale piramide di roccia e neve che si proietta nel cielo. Breuil-Cervinia negli anni è diventata stazione internazionale, d’inverno votata agli sport della neve grazie al suo immenso comprensorio, che consente di sciare senza mai levarsi gli sci da Cervinia a Valtournenche, sino a Zermatt, in Svizzera. Valtournenche, in contrasto con la modernità di Cervinia, ripropone invece uno spaccato di architettura di montagna d’antan, con i suoi tanti vecchi rascard, case in pietra e legno a vista. Ma se l’inverno è protagonista di indimenticabili vacanze sulla neve, non di meno è l’estate che qui, nella Valle del Cervino (con la “romantica Chamois“, raggiungibile solo in funivia, o il “paese del sole – Torgnon”), diventa occasione per una variegata scelta di sport di montagna, incluso lo sci, una delle esclusive di Cervinia, in aggiunta all’alpinismo, ai tanti percorsi di mountain bike, di trekking e alle proposte per tutta la famiglia, oltre al golf, sul green più alto d’Italia.

Esclusivo: lo sci estivo ai 3.500 m. di Plateau Rosà

Sciare è possibile anche nella stagione calda, su neve invernale grazie alla quota su cui si sviluppa l’intera zona sciistica, con ben 25 km. di piste, che ne fanno il domaine skiable estivo più grande e alto d’Europa (sino ai 3.883 m. del Piccolo Cervino). Il ghiacciaio (in territorio svizzero) è raggiungibile da Cervinia con gli impianti in poco più di mezz’ora. Molti team nazionali e internazionali di Coppa del Mondo scelgono Cervinia e Plateau Rosà per i propri allenamenti. I tracciati sono infatti ideali per i campioni (su piste loro riservate), ma vanno bene anche per uno sci più panoramico. I rider hanno poi come punto di riferimento il “Gravity Park“, la più grande struttura (con tanto di big air) su ghiacciaio.

 

A Plateau Rosà non solo sci

Una volta arrivati a Plateau Rosà, a due passi dalla stazione di arrivo della funivia (con il Rifugio delle Guide dove poter VALLE D'AOSTA-Snowboard Indian Park Breuil-Cervinia (foto Enrico Romanzi)-0669sostare) è possibile raggiungere anche a piedi, meglio se accompagnati da una Guida Alpina per motivi di sicurezza (si è in ghiacciaio) la Grotta di Ghiaccio (arrivo funivia Piccolo Cervino, 3.882 m.), una delle meraviglie delle Alpi, dove si possono ammirare fantastiche sculture. La grotta è a aperta tutti i giorni ed è raggiungibile attraverso una galleria di 50 m. a una profondità di 15 m. L’ingresso è a pagamento e gli orari di visita variano secondo l’apertura della tratta funiviaria “Trocknersteg – Piccolo Cervino”. Sullo stesso percorso si posiziona la gita al quattromila per neofiti, una sorta di battesimo delle alte quote. È infatti possibile raggiungere in giornata la cima del Breithorn, panettone bianco che ogni anno richiama migliaia di alpinisti. Sempre da Plateau Rosà s’incontra l’iconico percorso di trekking in alta quota “Tour du Cervin“, itinerario a piedi attorno al Cervino della durata di 8 giorni circa. Per chi non scia e non ha ambizioni alpinistiche, merita senz’altro una visita il museo interattivo di Plateau Rosà “Una montagna di lavoro“, adiacente la stazione di arrivo della funivia, con foto e attrezzi d’epoca dedicati alla costruzione degli impianti, dagli anni ’30 al giorno d’oggi. Sulla terrazza una “rosa dei venti” indica tutte le più importanti montagne della Valle d’Aosta e del Vallese (Svizzera).

 

“Sentier Jean Antoine Carrel”

Un sentiero naturalistico, dedicato a Jean Antoine Carrel, primo ad arrivare in vetta al Cervino dal versante italiano il 17 luglio 1865, soltanto tre giorni dopo l’inglese Whymper, dalla cresta svizzera. Inaugurato nel 2015 in occasione del centocinquantenario della conquista del Cervino. I cittadini di Valtournenche, “Votornen”, in occasione delle celebrazioni in memoria loro concittadino, hanno voluto intitolare all’illustre compaesano un itinerario che parte e arriva a Perrères (a pochi chilometri da Breuil-Cervinia e da Valtournenche a m. 1.850) e che nel suo percorso passa dal rifugio l’Oriondé (m. 2.808), sotto il Cervino, raggiunge Plan Maison e da qui (m. 2.500) prosegue sino alla diga del Goillet e poi verso valle in direzione Cervinia Valtournenche, sino alla cappella votiva Sant’Anna Notre Dame de la Garde, dove il Santo Padre “Giovanni Paolo II” nell’anno duemila si soffermò in preghiera. Raggiunta la cappella, il tracciato dedicato a Carrel conduce gli escursionisti all’Alpeggio Manda Inferiore per poi terminare la “discesa” tra un fitto bosco di larici a Perrères. Trenta chilometri di un sentiero variegato, che non necessariamente obbliga ad essere camminato per interno (nel caso, 10 ore), ma che in considerazione delle “diverse” discese a valle garantisce di poter essere percorso a tratti.

VALLE D'AOSTA-Cervino (foto Enrico Romanzi)-0338Sentiero Sant’Anna

È una tra le più belle passeggiate del territorio. A piedi si raggiungono i verdi pascoli del “Tramal Damaeun”, ai 2.390 m. dell’Alpe Promindoz, dove si trova la piccola cappella votiva di “Sant’Anna Notre Dame De La Garde” o “Chapelle Du Pape”, dove ha sostato in preghiera Sua Santità Giovanni Paolo II durante le sue vacanze in Valle d’Aosta. Per arrivare si segue da Perrères il sentiero 18, che ripercorre i vecchi tracciati utilizzati un tempo per raggiungere da Valtournenche le malghe (2 ore di cammino facile, adatto anche per i bambini) e gli alpeggi. Si può arrivare alla cappella usufruendo anche della telecabina “Valtournenche-Salette” e da qui imboccare i sentieri “107” e “65” (J.A. Carrel). Da Cervinia (zona “Cielo Alto”) si raggiunge invece dal sentiero “17” (partenza vecchia pista del bob) che si congiunge col 18 di Perrères in un’ora di camminata non impegnativa.

Croce Carrel

Situata a m. 2.920, sopra il rifugio “L’Oriondé“, la Croce è dedicata a Jean Antoine Carrel ed è stata eretta proprio nel punto in cui il Grande Alpinista morì (25 agosto 1890) di ritorno dal Cervino, non prima però di aver portato in salvo da una tempesta il suo cliente, il musicista Leone Sinigaglia. Si arriva proprio fin sotto le rocce del Cervino, tant’è che proprio da qui gli alpinisti iniziano la salita per la via italiana. Da Cervinia la passeggiata sino alla Croce Carrel non è impegnativa e non richiede doti alpinistiche: si percorre la carrozzabile che porta sino all’ “L’Oriondé” (2 h di camminata) o si sale lungo il sentiero “13” che abbrevia i tempi di percorrenza di circa mezz’ora. Dal rifugio occorre un’altra buona mezz’ora di salita prima di arrivare alla Croce (sempre sentiero “13”): l’ultimo tratto è su pietre, ed è bene procedere con attenzione. Dalla Croce, la vista spazia dalla parete Sud del Cervino, alle Grandes Murailles e su gran parte della Valtournenche.

 

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