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Istat, giugno mese della fiducia: sale tra consumatori e imprese

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Sale a giugno il clima di fiducia. A segnare un segno positivo sia la percezione dei consumatori (da 110,6 a 115,1) sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese (da 107,3 a 112,8).

A renderlo noto è l’Istat che evidenzia come tutte le componenti dell’indice di fiducia dei consumatori sono in crescita seppur con intensità diverse: il clima economico e quello corrente registrano gli incrementi più decisi (rispettivamente da 116,2 a 126,9 e da 102,6 a 108,1); più contenuta la dinamica del clima personale e di quello futuro (il primo passa da 108,7 a 111,1 e il secondo da 122,5 a 125,5).

Per quel che riguarda le imprese, si stima un miglioramento della fiducia nella manifattura e, soprattutto, nei servizi.

In particolare, nell’industria manifatturiera l’indice sale da 110,9 a 114,8, nei servizi di mercato aumenta da 99,1 a 106,7 e nel commercio al dettaglio cresce da 99,9 a 106,7.

Solo nelle costruzioni l’indice di fiducia diminuisce lievemente, passando da 153,9 a 153,6.

Tra i comparti del settore industriale segno positivo per la manifattura dove migliorano i giudizi sugli ordini e le aspettative sulla produzione; le scorte sono giudicate in leggero accumulo rispetto al mese scorso.

Si segnala una netta crescita della fiducia nel settore dei beni intermedi.

Per quanto attiene alle costruzioni, i giudizi sul livello degli ordini sono in miglioramento mentre si registra un calo delle attese sull’occupazione presso l’azienda; tra i settori emerge un calo marcato dell’indice di fiducia nel settore dell’ingegneria civile.

Con riferimento ai servizi di mercato, i saldi di tutte le componenti dell’indice sono in decisa risalita.

La fiducia migliora decisamente nel settore del trasporto e magazzinaggio mentre è in lieve calo nel turismo e nei servizi alle imprese.

Nel commercio al dettaglio, la risalita dell’indice è trainata dal miglioramento dei giudizi sia sulle vendite sia sulle scorte; le attese sulle vendite diminuiscono.

Per quanto riguarda i circuiti distributivi, si evidenzia uno spiccato miglioramento della fiducia nella distribuzione tradizionale (l’indice passa da 92,7 a 101,5); nella grande distribuzione la dinamica, seppur positiva, è più contenuta (l’indice sale da 103,0 a 108,6).

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