martedì , Luglio 16 2024
Home / Comunicazione / Agricoltura, Pesca & Ambiente / La Sardegna al Vinitaly

La Sardegna al Vinitaly

L’esordio della Sardegna al Vinataly a Verona è avvenuto con le degustazioni di vini abbinati a prodotti della gastronomia sarda, coordinati da Pier Paolo Fiori, sommelier e funzionario di Agris Sardegna – Agenzia regionale per la ricerca in agricoltura. Due gli appuntamenti della giornata dove il maestro formaggiaio Michele Cherchi ha presentato una selezione di formaggi di latte vaccino, caprino e ovino attraverso il racconto della sua passione per l’arte casearia a metà strada tra tradizione e sperimentazione.

La Regione Sardegna (Pad. 8) alla 54a edizione di Vinitaly ha quindi voluto aprire l’evento nel segno della vocazione casearia dell’isola.
Una tradizione millenaria, quella dei pastori e dei casari, che è stata protagonista dei due appuntamenti, dove il vino ha rappresentato la chiave di volta e il tramite per raccontare il patrimonio culturale dell’artigianato e le eccellenze gastronomiche della Sardegna.

Nel dettaglio, ad accompagnare gli abbinamenti tra etichette pregiate e dieci tipologie di formaggi diversi – cinque la mattina e cinque nel pomeriggio -, le parole di Michele Cherchi, esperto formaggiaio che da 25 anni porta avanti insieme alla sua famiglia la passione per l’arte casearia con radici nel passato e uno sguardo verso il futuro.

Se la mattina di domenica è stata l’occasione per riscoprire i prodotti della tradizione casearia sarda, durante la degustazione del pomeriggio i visitatori hanno potuto sperimentare sapori innovativi, frutto della ricerca che Michele – grazie alla sua profonda conoscenza dell’origine delle materie prime – ha saputo tradurre in prodotti dalle contaminazioni inusuali, come quella nata con erbe aromatiche spontanee della sua terra.

Fulcro e filo conduttore dei percorsi di degustazione rimane il vino delle 71 cantine sarde presenti. Il Vermentino di Gallura Superiore del 2021 ha saputo valorizzare al meglio le caratteristiche di freschezza del caprino Biancospino e contrastare la sapidità del Casizolu di Montiferru, formaggio a pasta filata di latte vaccino. Il profumato e sapido Carignano del Sulcis del 2021 è stato invece selezionato per il Greviera di Ozieri, un formaggio di latte vaccino antichissimo riscoperto solo recentemente. Abbinato al Pecorino di Osilo, dall’aroma di burro fuso e profumi di fieno, e al Fiore Sardo DOP, da latte crudo di pecora e dal sentore affumicato, il Mandrolisai Superiore del 2017, un vino morbido e strutturato che, grazie alla presenza di un tannino maturo e setoso, è riuscito a smorzare la grassezza di questi due formaggi dalla stagionatura importante.

Il percorso di degustazione del pomeriggio è iniziato con un connubio che richiama e amplifica la componente aromatica dei prodotti: da un lato il Vermentino di Gallura del 2020, con un profilo dai caratteri floreali, dall’altro il tronchetto di capra di Oliena aromatizzato al rosmarino e al timo e il Pecorino al mirto.

Il secondo abbinamento accosta il Cagnulari IGT del 2020, caratterizzato da un sentore di cuoio e ciliegia macerata, al Pecorino al timo selvatico di Gavoi e al Pecorino affumicato alla macchia mediterranea sarda.

Infine, la struttura e la componente tannica del Carignano DOC Superiore del 2017 sono state fondamentali per equilibrare le componenti aromatiche molto evolute del Pecorino Axridda di Escalaplano affinato nell’argilla.

Gli appuntamenti in programma per lunedì 11 aprile:  
(Padiglione 8 – Stand D3-D4)

10.00 – 11.00 INCOMING VINITALY 2022
Incontro delegazioni estere.
A cura dell’Assessorato Agricoltura R.A.S.

12.00 – 13.00 LA FILOSOFIA DEI SALUMI IN PRATICA (ATTO PRIMO)
Degustazione guidata di vini, abbinati ai salumi della norcineria isolana realizzati con carni di razze sarde.
Partecipano: Pier Paolo Fiori, Agris Sardegna e Michelangelo Salis, artigiano dei salumi e titolare di una storica macelleria a Ploaghe.

16.00 – 17.00 LA FILOSOFIA DEI SALUMI IN PRATICA (ATTO SECONDO)
Degustazione guidata di vini, abbinati ai salumi della norcineria isolana realizzati con carni di razze sarde.
Partecipano: Pier Paolo Fiori, Agris Sardegna e Michelangelo Salis, artigiano dei salumi e titolare di una storica macelleria a Ploaghe.

LA REGIONE SARDEGNA E IL VINO

La combinazione di diversi fattori come il clima mite, i venti marini, la grande diversità dei terreni e l’esposizione solare fa della Sardegna una terra unica nel suo genere, che permette la coltivazione di uve differenti e una produzione enologica di elevata qualità.

Dalla superficie vitata della regione, che raggiunge i 27mila ettari, si ottengono così diverse tipologie di vini: dagli spumanti ai vini bianchi, sia giovani che evoluti; dai rosati ai rossi giovani, strutturati, invecchiati, fino ai dolci passiti e liquorosi.

Con le sue 15 Indicazioni Geografiche Tipiche e le 18 Denominazioni d’Origine, tra cui una DOCG – il Vermentino di Gallura – le etichette sarde sono in grado di competere con le migliori produzioni europee anche grazie alle più recenti e avanzate tecnologie e al know-how di agricoltori e produttori. Tra i vitigni più coltivati oggi in Sardegna troviamo il Cannonau e il Vermentino, che certamente più di altri sono radicati nell’immaginario collettivo come fortemente legati all’identità isolana, ma anche altri vitigni come il Carignano, il Nuragus, il Monica, il Cagnulari, il Torbato, il Semidano, il Nasco, il Moscato, il Girò, la Malvasia e la Vernaccia, che hanno una diffusione maggiormente localizzata in aree specifiche e ne esprimono con forza il carattere e il patrimonio tradizionale e culturale 

 

Check Also

calici di stelle

Calici di stelle 2024: quattro temi e tanto buon vino

È tutto pronto per Calici di stelle, l’immancabile appuntamento enologico, a cura del Movimento turismo …