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Area del Mediterraneo: per giovani e donne arriva Greenland

Si aprono nuove opportunità per le donne e i giovani dei Paesi del Mediterraneo grazie al progetto Greenland, di cui la Regione Calabria è capofila, per contrastare il fenomeno dei Neet (Not engaged in education, employment or training, ovvero persone non attive in istruzione, in lavoro o in formazione) e delle donne che non lavorano attraverso lo sviluppo di competenze spendibili nell’economia verde e circolare nell’area del Mediterraneo.

Il progetto, che prevede un accordo di collaborazione tra enti siciliani e l’ufficio nazionale del lavoro del Libano, è in progress – la piattaforma di e-learning destinata ai beneficiari è in fase di lancio – e attualmente l’attività del consorzio Greenland ha già raggiunto un importante risultato: la firma di un accordo di intenti tra le istituzioni delle due rive del Mediterraneo rappresentate da Sicilia e Libano.

La “Dichiarazione di Palermo” ha interessato più parti: da un lato le istituzioni regionali siciliane, tra cui l’Assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro ed il Dipartimento del lavoro della Regione Siciliana, gli enti strumentali della Regione Sicilia, tra i quali il C.I.A.P.I., gli enti di Istruzione e formazione professionale (Iefp) come l’Associazione Arces, la rete nazionale di Enti di formazione professionale e Agenzie per il Lavoro Assofor, e la Regione Calabria in qualità di capofila del Progetto Greenland. Dall’altro, l’ufficio nazionale dell’Impiego del ministero del Lavoro libanese (National employment Office – Neo) e dall’agenzia di Sviluppo locale Pda Lebanon, quest’ultima partner del progetto Greenland.

L’accordo si propone di attivare percorsi, progetti e iniziative transfrontaliere per eliminare gli ostacoli che impediscono ai giovani e alle donne disoccupate di entrare nel mondo del lavoro, facendo tesoro delle esperienze dei due territori a confronto, delle buone prassi a livello euro-mediterraneo e ispirandosi alla Dichiarazione di Catania, il documento sottoscritto dai ministri dell’istruzione dell’area euro-mediterranea nel 2006 dal titolo “Spazio Euromediterraneo dell’Istruzione, Alta Formazione e Ricerca”.

L’accordo ha individuato alcune sfide principali, tra cui:

• istruzione e formazione professionale (Iefp) non ancora accessibili a tutti;

• mancanza di robusti investimenti nel settore istruzione e formazione professionale, orientati (principalmente ma non esclusivamente) ai giovani Neet e alle donne disoccupate senza limite di età;

• disequilibrio tra domanda e offerta di lavoro;

• assenza di skills tecniche spendibili nel mercato del lavoro, soprattutto con riferimento alla green economy;

• alto tasso di disoccupazione giovanile.

L’iniziativa promuoverà azioni di cooperazione tra gli operatori del settore e tra i responsabili delle politiche sociali al fine di aumentare il livello di qualificazione e professionalizzazione dei soggetti vulnerabili che vivono nella regione del Mediterraneo.

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