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Carovita: come cambia il carrello degli italiani

Meno soldi nel borsellino degli italiani, meno spesa carrelli. Secondo l‘Osservatorio Ismea NielsenIQ sui consumi alimentari, nei primi 9 mesi dell’anno, la crescita dello scontrino si è limitata a un +4 per cento, grazie alle strategie di risparmio messe in atto dalle famiglie.

Dai tagli generalizzati delle quantità acquistate che oscillano dal -1 per cento del latte fino al -31 per cento del pesce fresco, allo spostamento delle preferenze verso i prodotti dal valore unitario più basso, dal parziale abbandono del canale digitale al maggiore orientamento verso i discount e i prodotti a marca del distributore; sono molte le contromisure adottate per limitare l’impatto della spinta inflattiva, che si conferma a novembre all’11,8 per cento.

Gli alimenti verso i quali i consumatori tendono ad orientarsi sono quelli di largo consumo come pasta e uova che sono tra le poche referenze a non aver subito riduzioni delle quantità acquistate, nonostante i rincari. Per la pasta i volumi rimangono stabili, a fronte di un esborso maggiore del 22 per cento, mentre i consumi di uova aumentano del 3,3 per cento in quantità e del 10,1 per cento in valore. Al contrario subiscono una battuta d’arresto i cibi etnici, le varie tipologie di “free from (senza glutine, senza lattosio, senza sale, ecc.) e i cibi già pronti.

Osservando invece le dinamiche della spesa presso la Gdo, si rilevano diminuzioni solo per il pesce (con punte del -6,9 per cento per quello fresco) e per gli alcolici. Più nello specifico, flettono gli acquisti in valore di vino (-4,6 per cento), spumanti e champagne (-1,9 per cento) e, in misura più lieve, della birra (-0,8 per cento), anche di riflesso al ritorno delle occasioni di consumo fuori casa.

Tra le tipologie di famiglie acquirenti sono quelle giovani con figli molto piccoli a incontrare le maggiori difficoltà economiche e a dover introdurre strategie di risparmio volte a contenere gli aumenti di spesa e addirittura a contrarla (-13,7 per cento rispetto al pre-Covid).

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