
Onore al tennis italiano, che ci ha fatto vivere l’ennesima settimana esaltante a Malaga.
La nazionale italiana di tennis, infatti, dopo essersi imposta nei quarti di finale contro l’Argentina (costretta a giocare il doppio con Berrettini e Sinner dopo che Musetti ha perso la prima partita), ha liquidato l’Australia nella semifinale ed ha rivinto per il secondo anno consecutivo la Coppa Davis, la principale competizione maschile a squadre per nazionali, battendo in finale l’Olanda.
Nella finale di domenica, Matteo Berrettini ha battuto Botic van de Zandschulp con il punteggio di 6-4, 6-2, mentre nella seconda partita l’italiano Jannik Sinner, che non perde un set da quasi due mesi, ha vinto 7-6, 6-2 contro Tallon Griekspoor.
Sono state giornate di grande sport e di grande splendore per i colori italiani. La nostra squadra di tennis è oggi tra le più forti al mondo, se non la più forte: Gestita da Filippo Volandri, ex tennista (miglior piazzamento in classifica il 25° posto nel 2007), “capitano non giocatore”, annovera Jannik Sinner (numero uno al mondo), Lorenzo Musetti, Matteo Berrettini, Andrea Vavassori e Simone Bolelli. Tre di questi cinque tennisti hanno vinto la Coppa Davis dello scorso anno, mentre quest’anno Vavassori e Berrettini hanno sostituito Lorenzo Sonego e Matteo Arnaldi. Si tratta di giocatori che fanno onore al nostro Paese anche per i loro comportamenti umani, a cominciare dal granitico Sinner, a differenza – ad esempio – di alcuni calciatori.
La vittoria in questo prestigioso torneo è stato il coronamento di un anno eccezionale per il tennis italiano, che ha visto per la prima volta nella storia un giocatore in testa al ranking mondiale: Jannik Sinner, che nel 2024 ha perso soltanto cinque delle 73 partite che ha giocato, vincendo quindi circa il 93 per cento delle partite, una percentuale straordinaria e con pochi precedenti nella storia del tennis.
Oltre ad esserci affermati in numerosi tornei, occorre ricordare le due medaglie olimpiche e, pochi giorni fa, l’affermazione delle tenniste italiane alla Billie Jean King Cup, l’equivalente femminile della Coppa Davis.
Complimenti, quindi, a questi giocatori e a tutto l’ambiente per aver riportato il tennis italiano in cima al mondo dopo quasi mezzo secolo. Cioè da quella Coppa Davis 1976 conquistata dall’Italia di Nicola Pietrangeli (capitano-non giocatore), Adriano Panatta, Paolo Bertolucci, Corrado Barazzutti e Antonio Zugarelli.
Sinner e compagni stanno contribuendo a rilanciare questo antico e affascinante sport, a cui si stanno avvicinando tanti ragazzi. E molte giovani promesse potranno certamente garantire continuità alla squadra nazionale che ci ha fatto vivere due grandi sogni a distanza di appena dodici mesi.
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
