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Mozzarella di bufala Dop: su produzione ed export

Da sempre sinonimo di qualità e gusto, la mozzarella di bufala campana Dop, è uno dei prodotti agroalimentari più apprezzati in Italia e all’estero. Crescono infatti sia la produzione che l’export con numeri record che rassicurano i produttori italiani.

La mozzarella di bufala campana è il formaggio Dop che tra il 2016 e il 2022 ha fatto registrare la crescita di produzione più alta, con un aumento del 26 per cento, a fronte di un incremento medio del 10 per cento della produzione certificata dei formaggi Dop. Nove italiani su dieci hanno consumato mozzarella di bufala nell’ultimo anno, il 25 per cento almeno una volta a settimana.

Bene anche l’export nel 2022, con un aumento a volume del 9 per cento sul 2021 registrato tra i principali produttori di bufala campana. Il fatturato alla produzione della filiera ha raggiunto i 530 milioni di euro, ma lo sviluppo del comparto è messo a rischio da tre fattori esplosi nel 2022 che hanno già determinato un impoverimento della filiera: aumento dell’inflazione, incremento dei costi di produzione e perdita del potere di acquisto del consumatore. Anche per il 2023 in cima alle preoccupazioni del comparto c’è proprio il calo della redditività.

Sono i principali risultati emersi dal primo Osservatorio Economico sulla filiera della mozzarella di bufala campana Dop, realizzato da Nomisma in partnership con UniCredit per conto del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop e presentato da Denis Pantini, responsabile agroalimentare di Nomisma, in occasione dell’evento dedicato a “Economia e innovazione, gli scenari futuri per la mozzarella di bufala campana Dop”.

Nel 2022 sono stati prodotti quasi 56 milioni di chili di mozzarella Dop, con una crescita del 3,8 per cento sull’anno precedente. È aumentata anche la quantità di latte idoneo alla Dop, che nel 2022 ha superato le 300.000 tonnellate. Inoltre negli ultimi dieci anni, dal 2012 al 2022, si è ampliato il patrimonio di bufale da latte allevate nell’area Dop, con più di 374.000 capi. 

Per quanto riguarda le aree geografiche, è il Nord Ovest dell’Italia il territorio dove si acquista più mozzarella Dop (il 34,9 per cento del totale), mentre all’estero la Francia si conferma il primo Paese, assorbendo da sola il 33 per cento dell’export. 

Tra i mercati più promettenti per i prossimi anni spicca, a detta dei produttori, il continente asiatico con Emirati Arabi, Giappone, Cina e Corea del Sud nella top ten delle destinazioni. 

Oltre all’analisi del posizionamento di mercato, l’Osservatorio si è posto anche l’obiettivo di comprendere la propensione al consumo della mozzarella di bufala campana presso gli italiani. Attraverso una consumer survey si è scoperto che 6 italiani su 10 sceglie la mozzarella di bufala campana Dop, dove il marchio del consorzio rappresenta un punto di riferimento per l’acquirente che riconosce al prodotto Dop una maggiore qualità a fronte di un prezzo superiore compensato da maggior sapore, sicurezza, tipicità.

“Come emerso dalla survey condotta da Nomisma sul consumatore – ha spiegato Denis Pantini – in uno scenario economico incerto, le famiglie italiane sono pronte a rendere più leggero il carrello della spesa, ma la mozzarella di bufala campana Dop figura in fondo alla lista dei cibi eventualmente da tagliare, per altro solamente per il 10 per cento dei consumatori”.

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