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Suolo, si chiude oggi il Congresso del centenario della Iuss

Si conclude oggi, 21 maggio, il Congresso del centenario della Iuss (l’Unione internazionale delle scienze del suolo) che riunisce le Società scientifiche nazionali del suolo di gran parte del pianeta e dei principali Paesi.

Istituita il 19 maggio 1924 presso Villa Lubin a Roma, attuale sede del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, la Iuss è patrocinata dal ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. L’Italia, infatti, ha contribuito e tuttora contribuisce significativamente all’Unione. La presidenza è affidata a Edoardo Costantini, già Crea, mentre il Segretario a Giuseppe Corti, direttore Crea Agricoltura e Ambiente e presidente Siss, e Filiberto Altobelli, Crea Politiche e Bioeconomia.

L’evento, tenutosi al Palazzo dei Congressi di Firenze, ha riunito oltre 1500 scienziati provenienti da tutto il mondo per fare il punto sulle ultime evidenze emerse, sulle ricerche in corso e sulle impellenti problematiche del suolo, il substrato essenziale alla vita, da cui deriva oltre il 95 per cento delle calorie necessarie all’umanità.

La tre giorni ha affrontato le sfide per la salvaguardia del pianeta e le possibili soluzioni che la Ricerca mondiale può offrire. Salute del suolo, gestione agricola e forestale, sviluppo sostenibile, economia circolare, sicurezza alimentare ed idrica, salute umana, città sostenibili, uguaglianza di genere, politiche globali e gestione del rischio, sono solo alcuni dei temi trattati nel corso del Congresso.

Per un totale di circa 100 sessioni scientifiche plenarie e parallele che hanno analizzato il suolo a 360°, per fare il punto su consumo, erosione, inquinamento, impoverimento di nutrienti (azoto, fosforo, potassio), fertilizzanti, conservazione della biodiversità, relazione con la salute umana.

“Una opportunità straordinaria per rimarcare con un approccio integrato e uno sguardo globale la centralità del suolo, risorsa dal valore inestimabile, essenziale nella prevenzione del dissesto idropedologico, per le produzioni agricole e forestali, la tutela dell’ambiente e una più efficace gestione dell’acqua in un’ottica di sviluppo sostenibile”, ha dichiarato il professor Giuseppe Corti.

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