![contratti sviluppo](https://unsic.it/wp-content/uploads/2020/09/tech-1.jpg)
Un nuovo strumento per sostenere gli investimenti produttivi di media dimensione finanziaria, tra 5 e 20 milioni di euro, realizzati da imprese piccole, medie o grandi e legati alle tecnologie critiche annoverate nel nuovo regolamento Ue STEP.
Approvato dal Consiglio dei ministri, su proposta del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso nell’ambito del dl Coesione, con una dotazione iniziale di 300 milioni di euro, la norma che prevede l’introduzione dello strumento dei “Mini contratti di sviluppo”.
La misura, indirizzata al momento alle sole regioni del Mezzogiorno, è destinata al sostegno, allo sviluppo e alla fabbricazione di tecnologie digitali e “deep tech”, oltre che quelle green e alle biotecnologie (compresi i medicinali critici nell’elenco Ue, oltre ai loro componenti).
Tale intervento si inserisce in un quadro di misure di incentivazione che copre già gli investimenti sopra ai 20 milioni di euro che, anche grazie alle misure Pnrr, stanno trovando una significativa operatività nel sostegno alle filiere produttive e alla realizzazione di investimenti volti alla transizione green e digitale delle imprese.