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Dotazione defibrillatori: proroga per le società sportive dilettantistiche

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Il 20 luglio 2016 scade il termine per le società sportive dilettantistiche di dotarsi di defibrillatori (nonché di concludere le attività di formazione inerenti il suo utilizzo dai soggetti accreditati).

La proroga di sei mesi per la scadenza (inizialmente fissata al 20 Gennaio 2016) è stata decisa dal Ministro della Salute assieme al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri attraverso la “Modifica del decreto 24 aprile 2013“, meglio conosciuto come Decreto Balduzzi, adottato dal Ministero della Salute e dal Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport.

Il Decreto concerne la Disciplina della certificazione dell’attività sportiva agonistica e amatoriale e fornisce le linee guida sulla dotazione e l’utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita, e quindi in sostanza definisce i criteri con cui deve avvenire la diffusione dei DAE (Defibrillatori semiAutomatici Esterni). Diversa invece la scadenza dell’adeguamento alla legge per ogni società sportiva professionistica, fissata al 20 Gennaio 2014, ovvero 6 mesi dall’ entrata in vigore del decreto. A doversi dotare di almeno un defibrillatore anche tutti gli impianti sportivi scolastici, che rientrano nel decreto. Le società sportive dovranno farsi carico dell’acquisto e della manutenzione dei defibrillatori, compresa la formazione del personale con i corsi BLSD (BASIC LIFE SUPPORT-DEFIBRILLATION) per l’utilizzo degli stessi, che dovranno essere svolti da centri di formazione accreditati dalle regioni, come stabilito nelle linee guida allegate al decreto.

L’obiettivo del Decreto Balduzzi è quello di sensibilizzare e consapevolizzare i cittadini a non sottovalutare le conseguenze di un arresto cardiaco, che sta continuando a mietere vittime nel nostro Paese con una strage “silenziosa” di quasi 70 mila persone all’anno, di cui l’80% muore prima dell’arrivo in ospedale, dinanzi a testimoni, proprio perché questi non sono sufficientemente addestrati alle manovre base di primo soccorso. Appare dunque fortemente necessario ridurre il più possibile il numero dei morti attraverso la prevenzione, dotando ogni luogo pubblico di almeno un defibrillatore: nei poliambulatori, nei centri sportivi, nei luoghi d’intrattenimento (cinema, teatri, discoteche, stadi, parchi divertimento), nei centri commerciali e supermercati e nelle strutture turistico-alberghiere (alberghi, stabilimenti balneari, stazioni sciistiche). 

 

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