martedì , Luglio 16 2024
Home / Comunicazione / Primo piano / Petizione Unsic sulla scuola: il sostegno del sindacato Sgb

Petizione Unsic sulla scuola: il sostegno del sindacato Sgb

La petizione lanciata dall’Unsic per proseguire con la didattica a distanza dopo le vacanze natalizie, finalizzata a prevenire o a lenire le conseguenze di una terza ondata di contagi in pieno inverno a cui i trenta milioni di contatti quotidiani determinati dalla scuola comunque potrebbero contribuire, sta raccogliendo un fiume di adesioni da comuni cittadini in tutta Italia (finora oltre 11mila), nonché segnalazioni dalla stampa indipendente.

Tra le organizzazioni che hanno deciso, apertamente, di appoggiare l’iniziativa, segnaliamo SGB, Sindacato generale di base, nota organizzazione con sede nazionale a Bologna (in via Zampieri 10) e ramificazioni in tutta Italia e all’estero.

In una nota, l’organismo sindacale presente sia nel settore pubblico sia in quello privato, evidenzia come “il premier Conte, la ministra all’Istruzione Azzolina ed il presidente della Conferenza delle Regioni Bonaccini continuino a manifestare grande entusiasmo per la ripresa delle lezioni in presenza per gli istituti superiori, al momento fissata per il prossimo 7 gennaio”. A fronte di ciò – si legge nella nota – “noi di SGB continuiamo invece ad essere contrari a questa scelta completamente irrazionale e pericolosa per la salute dei lavoratori della scuola, degli studenti e delle loro famiglie”.

“Tutti sanno – sottolineano dal sindacato – che la riapertura delle scuole superiori coinciderà con l’avvio della terza ondata dell’epidemia da Covid-19 nonché con il probabile picco dell’influenza stagionale. Secondo l’ordinanza del ministro della Salute dello scorso 24 dicembre, la didattica in presenza dovrà interessare il 50 per cento della popolazione studentesca per il periodo che va dal 7 al 15 gennaio 2021. Nel caso di rientro a scuola il prossimo 7 gennaio, il personale scolastico e gli studenti si troverebbero ad operare, naturalmente, nelle stesse classi ‘pollaio’ lasciate a novembre nonché negli stessi spazi angusti che a mala pena garantivano il metro di distanza. In queste condizioni, è stato purtroppo dimostrato, i protocolli, anche quando scrupolosamente applicati, sono del tutto insufficienti al contenimento dell’epidemia”.

SGB denuncia come in molte scuole continuino a scarseggiare dispositivi di protezione fondamentali come le mascherine FFP2 e le visiere para schizzi anche per i docenti di sostegno.

“Non sono confortanti nemmeno le notizie che giungono dai vari territori in merito al mancato potenziamento del trasporto pubblico locale – aggiunge l’organizzazione sindacale. “Per riaprire le scuole in sicurezza occorre investire massicciamente nell’edilizia scolastica (la legge di bilancio appena approvata ha stabilito 1,5 miliardi per la spesa di investimenti a fronte di un fabbisogno di circa 200 miliardi) per incrementare gli spazi e per installare adeguati impianti di areazione. Occorre maggiore presenza di personale per dimezzare il numero di alunni per classi e per favorire il distanziamento sociale. Di fondamentale importanza il presidio medico presso le scuole per la continua sorveglianza sanitaria. Ancora una volta, è stata invece stabilita la data di rientro in classe senza neanche programmare un’attività di screening a tappeto per tutta la popolazione scolastica. Infine, i tempi previsti per la vaccinazione di massa sono ancora lunghi”.

SGB, insomma, richiama impeccabilmente i vari punti che anche l’Unsic denuncia da tempo, addirittura da prima dell’improvvida riapertura delle scuole a settembre.

Il sindacato fa sapere di non essere ovviamente contrario alla didattica in presenza, ma di non potere ignorare il fatto che, in queste condizioni, la riapertura delle scuole superiori rischia di essere una vera e propria bomba sanitaria per il Paese.

“Lavoratori della scuola e studenti non sono carne da macello! – scrive SGB a chiusura della nota.

SGB, in conclusione, aderisce all’iniziativa dell’Unsic per rivendicare il rinvio del giorno di riapertura della scuola secondaria di secondo grado ed invita tutti gli iscritti, i simpatizzanti ed i lavoratori tutti a firmare la petizione (http://chng.it/KYtCG7d8) che ha già raggiunto altissimi livelli di consenso a dimostrazione della gravità della situazione e della forte attenzione della popolazione scolastica sul tema della sicurezza.

Check Also

caporalato

Lotta al caporalato: Inps e Agea siglano l’accordo

Verrà attivata una banca dati inter-operativa tra Inps e Agea al servizio di tutte le …