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Ue, sanità: approvato il primo progetto di comune interesse

Arriva il sì della Commissione europea al primo importante progetto di comune interesse europeo (IPCEI) a sostegno della ricerca, dell’innovazione e della prima diffusione industriale di prodotti sanitari, nonché di processi di produzione innovativi di prodotti farmaceutici. L’approvazione del progetto IPCEI “Med4Cure”, ai sensi delle norme dell’Ue in materia di aiuti di Stato, contribuirà in particolare agli obiettivi dell’Unione europea della salute, realizzando innovazioni riguardanti malattie per le quali non esistono mezzi soddisfacenti di prevenzione o trattamento e rafforzando la preparazione dell’Ue alle minacce sanitarie emergenti.

IPCEI Med4Cure riguarda progetti di ricerca e sviluppo che coprono tutte le fasi chiave della catena del valore farmaceutica, dalla raccolta e dallo studio di cellule, tessuti e altri campioni a tecnologie di produzione sostenibile di terapie pionieristiche, compresi i trattamenti personalizzati, e l’applicazione di tecnologie digitali avanzate. Questo importante progetto europeo è stato realizzato congiuntamente da sei Stati membri dell’Ue: oltre all’Italia, figurano Belgio, Francia, Slovacchia, Spagna e Ungheria con un totale di tredici aziende, di cui il 70% circa è rappresentato da Pmi.

Il fine è quello di portare ad accelerare i progressi in campo medico e a promuovere la resilienza dell’industria sanitaria europea grazie al miglioramento della capacità di scoprire farmaci, in particolare per esigenze mediche insoddisfatte come le malattie rare, e allo sviluppo di processi di produzione di farmaci innovativi e più sostenibili. Tali sviluppi miglioreranno la qualità e l’accessibilità dell’assistenza sanitaria e aumenteranno la preparazione dell’Ue rispetto alle minacce sanitarie emergenti, contribuendo nel contempo alla transizione verde.

Gli Stati membri partecipanti erogheranno fino a 1 miliardo di euro in finanziamenti pubblici. Si stima che ciò sbloccherà ulteriori 5,9 miliardi di euro in investimenti privati.

L’Italia partecipa a questo importante progetto con cinque imprese: Fagoterapia Lab S.r.l., Holostem S.r.l., Nurex S.r.l., Sanofi S.r.l., Takis S.r.l. rispetto alle quali l’Italia è stata autorizzata dalla Commissione ad erogare un valore massimo di aiuti di Stato di circa 194 milioni di euro. I progetti italiani contribuiscono alla realizzazione dei quattro workstreams (raccolta e studio di biorisorse; sviluppo di modelli migliori per individuare e sperimentare le terapie; sostanze farmaceutiche e vaccini innovativi; processi di produzione innovativi per migliorare la sostenibilità della catena del valore sanitaria).

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