È iniziato nei giorni scorsi, il 27 e 28 giugno 2024, presso la sede nazionale del patronato Enasc a Roma, il tour Enasc-corsi base per la formazione dei neoassunti del patronato.
Due giorni intensi, utili al confronto e all’aggiornamento per garantire un servizio efficace ai cittadini, dove si sono toccati, a 360 gradi, tutti i temi dell’attività dell’operatore di patronato. Al primo corso Enasc-base erano presenti circa 30 persone, provenienti dagli uffici di Roma e provincia.
Il direttore generale Enasc, Luigi Rosa Teio, ha illustrato l’organizzazione dell’ufficio e del lavoro, il responsabile regionale Enasc Lazio, Walter Recinella, ha affrontato le tematiche relative alla previdenza per i dipendenti privati, mentre i relatori Rodolfo Affaticati e Giuseppe Dimasi hanno parlato della previdenza per i dipendenti pubblici, Rita Volponi si è espressa sui temi della tutela sociale ed economica, Giuseppe Delprete e Emanuele Principessa sull’universo Inail, Francesco Cuppari ha introdottol’applicativo di patronato/ Misia, Nicola Manzi e Sonia D’Annibale hanno esplorato la questione della privacy, per terminare con il collegamento in video-conferenza con il legale nazionale, Andrea Azzone.
Tutto il programma si è svolto con la supervisione del direttore Luigi Rosa Teio, che con i suoi interventi “precisi” ha diretto i lavori, dando agli stessi, una linea di omogeneità nell’informazione “semplice e di base”, ben apprezzata da tutta la platea.
All’inizio del corso, è intervenuto il “patron” del tour Enasc-corsi base, il presidente nazionale dell’Enasc, Salvatore Mamone, che con il suo saluto, oltre ad augurare a tutti i partecipanti una “buona vita” all’interno della struttura Enasc/Unsic, ha sottolineato che con questo primo corso, il patronato ha intrapreso la strada della formazione continua a tutti gli operatori del sistema, iniziando con i corsi base in presenza rivolti ai neoassunti, sia in direzione nazionale sia sul territorio, ai quali seguiranno poi quelli per i “diplomi Enasc”, indirizzati agli operatori con esperienza, e infine quelli per le “lauree Enasc”, per gli operatori con esperienza che hanno già conseguito il diploma.
“Solo con la formazione, si possono raggiungere determinati traguardi – ha spiegato il presidente Enasc Salvatore Mamone – e il nostro patronato, che vuole essere sempre più vicino alle esigenze dei cittadini, crede fortemente in questo progetto per la crescita sia del sistema e sia della qualità” del lavoro dei nostri operatori”.