Napoli, convegno sul cibo, il messaggio del presidente Mamone

Pubblichiamo il messaggio del presidente Unsic, Domenico Mamone, ai relatori e agli intervenuti alla Conferenza nazionale Cim (Dipartimento agroalimentare) sul cibo promossa a Napoli.

Con rammarico comunico che inattesi impegni mi impediscono di essere tra voi. Ciò mi rincresce, anche considerato l’interesse per il tema dibattuto: il cibo italiano è apprezzato in tutto il mondo e costituisce una delle celebri “tre A” del “made in Italy”: alimentazione, abbigliamento e arredamento.

Come presidente di un’organizzazione datoriale, l’Unsic, che ha tra i propri obiettivi la salvaguardia e la valorizzazione dell’agricoltura, concordo pienamente con il titolo e con l’impostazione del vostro convegno: l’industria alimentare italiana è la prima manifattura del Paese con 60 mila aziende, 464mila addetti e 179 miliardi di euro di fatturato annuo, di cui oltre 50 miliardi vengono dall’export, come il Censis ha attestato in un recente rapporto.

Il “made in Italy” alimentare, vessillo della dieta mediterranea, è una vera e propria miniera, frutto della ricca biodiversità dei nostri territori, di un clima invidiato in tutto il mondo, di valori antichi, di eccellenze innegabili nel campo dei vini, dell’olio, della pasta, dei formaggi, dei salumi, di produzioni-bandiera come la pizza, a Napoli lo sapete bene. Moltissime tipicità godono della protezione attraverso certificazioni e l’Italia primeggia per i marchi Dop, Igp, Doc e Docg. Il nostro Mezzogiorno, in tal senso, ha nel cibo un’inesauribile opportunità di sviluppo, non ancora sfruttata appieno.

Inoltre per esperienza diretta rilevo, ogni volta che viaggio all’estero, che i migliori operatori del settore culinario nel mondo sono italiani, per lo più meridionali, i più degni ambasciatori di un settore che è sinonimo di tradizione e qualità.

Chiudo ricordando che, oltre all’immenso assortimento del cibo tricolore, l’Italia ha uno dei migliori sistemi di controllo in tutte le fasi della filiera produttiva, pertanto i nostri prodotti sono quelli che assicurano la massima sicurezza alimentare, non a caso il nostro popolo è tra i più longevi e in buona salute al mondo. Sono valori da non dimenticare in una fase in cui la diffusione di prodotti di dubbia provenienza e di vere e proprie falsificazioni determina rischi per la riconosciuta leadership del “made in Italy” in questo esaltante settore.

Grazie per l’attenzione e buon lavoro in questa occasione di incontro che sarà certamente proficua per tutti i partecipanti. Ringrazio in particolare l’amico Angelo Sollazzo per la sua instancabile opera di tessitura di legami tra italiani in patria e all’estero e per l’inesauribile opera di promozione del “made in Italy” in tutto il mondo in cui la Cim costituisce un solido punto di riferimento.