Una tematica controversa che ha lasciato tracce non solo nel panorama pugliese ma anche sulla stampa e nelle aule di Governo quella della xylella fastidiosa che ancora oggi a distanza di più di un anno continua a far parlare di se. Il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha firmato – avendo ottenuto l’intesa della Regione Puglia e del Ministero delle politiche agricole e il concerto del Ministero dell’economia e delle finanze – l’ordinanza che sancisce il rientro nella gestione ordinaria dallo stato di emergenza dichiarato dal Consiglio dei Ministri il 9 febbraio 2015 per il rischio fitosanitario connesso alla diffusione della Xylella fastidiosa in Puglia ed il 6 febbraio era prevista la scadenza naturale dello stato di emergenza. Pertanto l’ordinanza sancisce il completo rientro nella gestione ordinaria, disciplinata dalla vigente normativa in materia di attività fitosanitarie, in base alla quale compete alla Regione Puglia attuare, nel territorio di propria competenza, gli interventi necessari per mitigare il rischio fitosanitario connesso alla diffusione della Xylella. “Ciò, ovviamente, nel quadro delle prescrizioni unionali e nazionali, e attraverso le strutture regionali ordinarie che hanno svolto le attività di loro competenza anche durante lo stato di emergenza, nel quadro della pianificazione predisposta dal Commissario delegato, Giuseppe Silletti, e condivisa dal Ministero e dalla Regione” così si è espresso il Dipartimento della Protezione civile. Nell’ordinanza, spiega la Protezione civile, viene inoltre indicato al Commissario di completare le attività amministrative connesse con le azioni svolte ed elaborare, entro venti giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell`ordinanza, una relazione sulle attività svolte, oltre che di restituire al bilancio dello Stato e della Regione Puglia le rispettive risorse non utilizzate nell’ambito della gestione emergenziale. Con la sola esclusione delle due zone interessate del Salento, l’Italia è area Xylella free. La definizione è venuta con il decretodel ministero per le Politiche agricole approvato nei giorni scorsi dalla Conferenza Stato-Regioni. Il provvedimento si basa sui risultati emersi dai 17.186 controlli e dalle 13.766 analisi di laboratorio effettuate dalle regioni italiane nel corso del 2015. L’individuazione delle aree indenni da Xylella fastidiosa è il presupposto per arrivare in tempi brevi a sbloccare l’esportazione di materiale vivaistico dalla Puglia e dall’Italia verso quei Paesi terzi che nei mesi scorsi hanno adottato misure restrittive proprio sulle importazioni. Il decreto, presto all’esame del Consiglio dei ministri, rappresenta inoltre il primo step della nuova strategia di contrasto al batterio responsabile dell’essiccamento degli ulivi in Salente, illustrata lo scorso 25 gennaio dal ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina al Commissario Ue alla Salute, Vytenis Andriukaitis. Il Ministro Martina in merito ha dichiarato: “il provvedimento è il frutto di un anno intenso di monitoraggi e analisi. Un lavoro che vogliamo ulteriormente rafforzare perché è di grande importanza sia per la tutela del nostro patrimonio olivicolo che per i riflessi positivi che può avere sul settore vivaistico finora fortemente penalizzato dall’emergenza. Il Piano nazionale va avanti e ora attendiamo il dettaglio delle azioni che la Regione Puglia ha annunciato e che devono essere impostate e realizzate in tempi rapidi”.
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