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Sirmione, (BS), il richiamo del turismo delle radici

Foto: https://visitsirmione.com/Roberto Bellini

Per tutto il periodo delle festività natalizie chi giungerà a Sirmione, Brescia, nelle ore serali e notturne troverà la maestosa Rocca Scaligera illuminata da un motivo grafico particolarmente suggestivo ed evocativo: un intreccio di radici luminose che simbolicamente rimandano ai valori più profondi ed alle origini del territorio.

Sirmione può infatti vantare una storia millenaria di testimonianze umane, dalle palafitte neolitiche agli straordinari resti romani delle Grotte di Catullo, dal gioiello medievale rappresentato dal Castello Scaligero fino alla storia più recente che ha visto uno sviluppo impetuoso dell’accoglienza turistica e delle attività legate all’enogastronomia.

Il Comune di Sirmione, in collaborazione con la Direzione regionale Musei Lombardia, la Direzione del Castello Scaligero e le aziende Goboservice by Sunland Optics Serata Chic Technology ha aderito al progetto del “Turismo delle radici”: il Castello Scaligero illuminato di radici diventa così un simbolico faro che richiama i viaggiatori alle proprie origini: un luminoso invito a tornare e riscoprire la storia, l’arte e la cultura italiana, a cominciare da un luogo dal fascino unico qual è Sirmione.

L’emozionante ed originale illuminazione del Castello Scaligero, unita alle altreluminarie che abbracciano l’intero territorio, accoglieranno ed accompagneranno i turisti in visita alla penisola nelle notti più lunghe dell’anno.

Simbolo di Sirmione, il Castello Scaligero è collocato all’ingresso del centro storico con le sue torri e le geometrie di merli e mura, che ne disegnano il profilo. È una fortificazione sorta dopo la metà del Trecento sulle acque del lago sulla spinta della famiglia veronese dei Della Scala, dalla quale prende il nome di “Rocca Scaligera”.

Il borgo di Sirmione ospita anche uno dei più affascinanti siti archeologici d’Italia, le Grotte di Catullo. Per l’invidiabile posizione, sulla punta della penisola di Sirmione, domina dall’alto dello sperone roccioso l’intero bacino del Lago di Garda.

L’area archeologica delle Grotte di Catullo conserva al suo interno i resti di una delle maggiori ville residenziali dell’Italia settentrionale, edificata tra la fine del I secolo a.C. e il II secolo d.C.

La villa occupa un’area di circa due ettari ed è circondata da uno storico uliveto composto da oltre 1.500 piante. All’interno dell’area archeologica, dal 1999 è aperto il piccolo ma rilevante Museo archeologico di Sirmione, che espone reperti provenienti da Sirmione e da alcuni siti del basso Garda.

Il progetto del Turismo delle radici muove dal desiderio di tornare in Italia per visitare e conoscere i luoghi di provenienza dei propri genitori, dei nonni ed anche dei bisnonni: nasce da qui il turismo delle radici, un’esperienza unica di ricerca delle proprie origini.

Una forma di turismo ad alto contenuto emotivo ed estremamente importante per il nostro Paese, segnato in passato da flussi migratori molto consistenti (il numero dei discendenti di emigrati italiani nel mondo è stimato fra i 60 e gli 80 milioni), in grado di toccare l’intero territorio nazionale in ogni periodo dell’anno.

La promozione del turismo delle radici è diventato così uno speciale progetto, finanziato dal Pnrr e gestito dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione, “per incrementare l’attrattività dei nostri borghi e dare risalto alla loro bellezza e varietà, coniugando l’offerta di beni e servizi (alloggi, enogastronomia, artigianato, made in Italy ecc.) con la conoscenza della storia familiare e della cultura d’origine delle nuove generazioni di italiani e italo-discendenti all’estero”.

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