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Dopo la grazia del presidente al-Sisi, Patrick Zaki torna libero

Patrick Zaki è libero. Dopo un solo giorno dalla condanna, il presidente egiziano al-Sisi ha infatti concesso la grazia al giovane studente dell’Università di Bologna e attivista per i diritti umani che era stato condannato a tre anni di carcere per diffusione di notizie false.

Nato a Mansura, in Egitto nel 1991, dopo aver conseguito la laurea in farmacia alla German University del Cairo, nel 2019 si era trasferito a Bologna per frequentare il master europeo in studi di genere “Gemma”.

Il giovane era stato arrestato il 7 febbraio 2020 appena atterrato all’aeroporto del Cairo, dove era tornato per una vacanza con i suoi cari, per comparire il giorno seguente a Mansura dove era stato formalizzato l’arresto. Le accuse erano di istigazione alla violenza, alle proteste, al terrorismo e la gestione di un account social che puntava a minare la sicurezza pubblica.

In base a quanto riferito dal suo avvocato, Zaki sarebbe stato bendato e torturato con fili elettrici per 17 ore, accuse che gli inquirenti hanno sempre negato. Immediata la reazione dell’opinione pubblica con il flashmob “Libertà  per Patrick” e la richiesta da parte dell’allora presidente del Parlamento europeo David Sassoli del rilascio dell’attivista.

Preso in custodia cautelare Zaki aveva ricevuto la prima visita in carcere a fine agosto, a cinque mesi e mezzo dal suo arresto, e con la diffusione del Covid erano passati mesi e mesi prima di arrivare al processo. Durante la prima udienza del 14 settembre 2021 era stata presentata un’unica accusa: la “diffusione di false notizie dentro e fuori il Paese”, in rifermento a un articolo che il giovane aveva scritto nel 2019 per il giornale libanese Daraj, in cui riportava le persecuzioni subite dalla comunità copta egiziana.

Zaki era poi stato scarcerato, ma non assolto, al termine della terza udienza, il 7 dicembre 2021.  
Il 18 luglio 2023, la corte speciale aveva emanato la sentenza con cui condannava il giovane attivista a tre anni di carcere senza possibilità di fare appello. Sentenza che ancora una volta aveva suscitato lo sdegno dell’opinione pubblica.

Il giorno dopo, però, è arrivata la decisione del presidente. “Patrick Zaki ha oggi ricevuto la grazia dal presidente della Repubblica egiziana e voglio ringraziare il presidente al Sisi per questo gesto molto importante”, ha dichiarato la premier Giorgia Meloni appresa la notizia. “Fin dal nostro primo incontro a novembre, io non ho mai smesso di porre la questione e ho sempre riscontrato da parte sua attenzione e disponibilità. E voglio ringraziare l’intelligence e i diplomatici, sia italiani che egiziani, che in questi mesi non hanno mai smesso di lavorare per arrivare alla soluzione auspicata”, ha concluso.

Oggi, finalmente la scarcerazione. Riporta l’Ansa: “Ora sono libero, penso a tornare in Italia il prima possibile, speriamo che avvenga presto”, ha risposto Zaki ai giornalisti all’uscita della Direzione di polizia di Nuova Mansura.   

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