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Emilia-Romagna, iniziativa per la rete escursionistica

EmiliaE’ stato firmato un protocollo di intesa tra il segretariato del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo per l’Emilia-Romagna ed il Club alpino italiano – Gruppo regionale Emilia-Romagna per l’arricchimento e la diffusione del patrimonio informativo relativo ai beni culturali, alla rete escursionistica e agli itinerari storico culturali dei territori montani della regione.

L’accordo, frutto di una ormai consolidata collaborazione, consente all’escursionista di collegarsi tramite pc, tablet o smartphone all’indirizzo www.patrimonioculturale-er.it e di accedere alla cartografia interattiva curata dal segretariato del Mibact (WebGis) nella quale è riportata anche la Rete escursionistica regionale (Reer), prodotta e pubblicata dalla Regione Emilia-Romagna sulla base di oltre 7000 chilometri di percorsi censiti e curati grazie all’attività del Cai regionale.

Il nuovo valore aggiunto di questa piattaforma digitale, rispetto al tradizionale utilizzo della carta dei sentieri, è che ciascun itinerario è associato ai beni culturali che permette di raggiungere e consente, con un semplice “click”, di ottenere informazioni e immagini relativi al bene, coniugando, in questo modo, la potenzialità della nuove tecnologie della comunicazione alla natura, alla mobilità dolce, alla storia e alla cultura.

“Questa iniziativa traduce nella realtà uno dei nuovi indirizzi strategici che il ministero si è assunto e cioè la realizzazione di progetti con le Regioni, gli enti locali e le istituzioni per la valorizzazione e la promozione turistica di itinerari culturali e di eccellenza paesaggistica sostenibili e delle iniziative finalizzate a promuovere la conoscenza delle identità culturali delle comunità del territorio – spiega il segretario regionale Sabina Magrini”.

Il Presidente del Cai Emilia-Romagna Vinicio Ruggeri sottolinea come “questo accordo costituisce una attuazione a livello regionale del Protocollo d’Intesa sottoscritto dal ministero e dal Cai centrale. Siamo convinti che si possa tutelare la montagna con i beni culturali che ospita e, contemporaneamente, valorizzarla promuovendo, con progetti come questo, un turismo sostenibile che porti risorse al territorio”.

Fondamentale inoltre il ruolo dei soci e simpatizzanti Cai, sancito dal protocollo appena firmato, i quali percorrendo i territori montani possono diventare protagonisti della tutela e della conoscenza dei sentieri storici e dei beni che vi si allineano inviando segnalazioni e foto che, attentamente vagliate dal Segretariato, arricchiscono il sistema e soprattutto la conoscenza del patrimonio diffuso. Un ruolo a cui i soci Cai hanno aderito con entusiasmo, grazie al gruppo di lavoro formato all’interno del Gruppo regionale per coinvolgere il maggior numero di sezioni. Sono state inviate quasi duemila segnalazioni già nella fase sperimentale, prima della sigla dell’accordo.

(Giampiero Castellotti)

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