venerdì , Dicembre 5 2025
Home / Archivio notizie / Opinioni / Dobbiamo vivere

Dobbiamo vivere

“Se fosse possibile dire saltiamo questo tempo e andiamo direttamente a domani, credo che tutti accetteremmo di farlo. Ma non è possibile. Oggi dobbiamo vivere, oggi è la nostra responsabilità. Si tratta di essere coraggiosi e fiduciosi al tempo stesso. Si tratta di vivere il tempo che ci è dato vivere con tutte le sue difficoltà”. Così la riflessione di Aldo Moro, di tantissimi anni fa, ci guida in questo tempo drammatico della nostra vita, della vita della nostra Italia. Si tratta, scriveva Aldo Moro, di essere “fiduciosi e coraggiosi”. E’ il tempo della responsabilità, a tutti i livelli, per far tornare il Paese alla normalità.

La missione delle classi dirigenti, ovunque impegnate, nella loro azione quotidiana e nel settore di loro competenza, è quella di riannodare il filo della solidarietà diffusa e della comunicazione attiva tra pezzi della società nazionale, recuperando il terreno perduto, ulteriormente accentuato con il flagello del Covid 19 con i suoi effetti nefasti e sconvolgenti. Non a caso l’azione del Governo Conte si colloca, meritoriamente dentro l’imperativo categorico di RISOLLEVARE L’ITALIA, costi quel che costi.

I provvedimenti adottati, infatti, dal Consiglio dei Ministri sono in linea con la gravità della crisi economica che attraversa, in lungo e il largo tutte le aree produttive, tutte le aree professionali, associative, in buona sostanza, i mondi vitali su cui si regge il Sistema Paese. E’ un primo step di provvedimenti orientati a potenziare il Sistema Sanitario Nazionale con nuovo personale, nuove tecnologie, nuove attrezzature, nuovi presidi e una piu robusta attività di ricerca meno episodica ma stabilmente garantita con le eccellenze italiane in questo campo, verso le politiche del lavoro, con congedi, cassa integrazione, bonus, assunzioni, verso le forze dell’ordine con nuove immissioni in servizio, verso le famiglie, le imprese, gli autonomi di ogni campo con differimenti di pagamenti fiscali, contributivi e mutui e prestiti nei tempi e con le modalità fissate dal decreto appena approvato.

Si staglia con evidente prestigio e autorevolezza l’alta funzione del Capo dello Stato Sergio Mattarella che ha dato forza al Paese e sostegno insostituibile in questo momento gravido di emergenze, di disagi di ogni tipo, di una diffusa depressione che viene spazzata via da un forte sentimento di difesa della nostra Italia, del suo patrimonio umano, sociale, culturale, produttivo, scientifico. In buona sostanza la difesa di un grande popolo e di un grande Paese.

L’Italia c’è con i suoi medici, infermieri, gli operatori socio sanitari, il mondo del volontariato e dell’associazionismo, il sindacato nelle sue molteplici espressioni, gli amministratori locali, i Sindaci con le loro responsabilità immani.

L’Italia c’è con il Suo Capo dello Stato che rimuove con una presa di posizione ferma e netta la improvvida uscita del Presidente della BCE Lagarde che ha, rovinosamente, compromesso gli esiti della Borsa di Piazza Affari con un depauperamento della solidità degli asset più importanti del nostro sistema produttivo. Ne è scaturita una presa di posizione immediata del Presidente della Commissione Europea Ursula von Der Leyen, con la condivione di tutta la Commissione e dei Commissari economici in particolare. Anche Bce ha raddrizzato il tiro con le autorevoli comunicazioni di Panetta e dello stesso capo dell’ufficio economico della banca europea. E’ la conferma che l’Italia è essenziale e decisiva per il rafforzamento dell’Unione europea e per il suo rilancio, con una nuova visione e con il definitivo avvio degli Stati Uniti d’ Europa.

Ho iniziato citando Aldo Moro e voglio concludere questo mio scritto con il contenuto di un manifesto apparso in tutte le città italiane il 9 maggio 1978, giorno del ritrovamento del corpo del grande statista e grande italiano :”Vive nei nostri cuori la sua fede nella libertà”. La difesa della libertà è la nostra missione, la libertà dal bisogno, la libertà di vivere senza rinunce ai nostri diritti e alle libertà individuali. Ce la faremo.

(Sen. Nuccio Cusumano)

Check Also

Roma, il difficile rapporto tra l’Asilo Savoia e “il verde”

L’ingresso dell’Asilo Savoia in via Monza Realizzato tra il 1914 e il 1916 dall’ente morale …