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Toscana: contributi per trasformazione e commercializzazione prodotti agricoli

prodotti agricoli

La Regione Toscana ha approvato il bando attuativo della sottomisura 4.2. operazione 4.2.1  “Investimenti nella tarsformazione, commercializzazione e/o sviluppo di prodotto agricoli” (allegato A del decreto) del Programma di svilupp rurale (Psr) del Fondo europeo agriclo per lo sviluppo rurale (Feasr) 2014-2020.
 

Finalità del bando. Attraverso il bando, sono concessi contributi in conto capitale a piccole e medie imprese del settore agroalimentare (PMI), compresi gliImprenditori agricoli professionali (Iap) che operano nel settore della trasformazione, della commercializzazione e/o dello sviluppo dei prodotti agricoli inseriti nell’Allegato I del Trattato UE, esclusi i prodotti della pesca.
Oltre a garantire una positiva ricaduta economica sui produttori primari, la sottomisura 4.2 del Psr Feasr 2014-2020 contribuisce a rafforzare le filiere agroalimentari e valorizzare la produzione di qualità, prevedendo il sostegno ad investimenti in beni materiali ed immateriali per aumentare la competitività, promuovere l’adeguamento e l’ammodernamento delle strutture produttive di trasformazione e di commercializzazione, nonché migliore la sicurezza nei luoghi di lavoro e tutti i processi produttivi rispettosi dell’ambiente.

Scadenza e presentazione della domanda. La domanda di aiuto deve essere presentata entro mercoledì 30 settembre 2020, impiegando esclusivamente, mediante procedura informatizzata, la modulistica disponibile sulla piattaforma gestionale dell’Anagrafe Regionale delle aziende agricole gestita da ARTEA e raggiungibile dal sito www.artea.toscana.it.

La domanda deve essere presentata e sottoscritta secondo le Disposizioni per la costituzione ed aggiornamento del Fascicolo Aziendale nell’Anagrafe delle Aziende agricole di Artea e per la gestione della Dichiarazione Unica Aziendale DUA come aggiornate dal decreto del direttore Artea n. 70/2016 che ha sostituito le disposizioni approvate con decreto del direttore di Artea n. 140 del 31/12/2015)

  • Il richiedente può presentare, a valere su questo bando, una sola domanda di aiuto con riferimento ad ogni UTE/UPS posseduta.

Inoltre, ogni domanda di aiuto deve essere riferita esclusivamente ai settori di cui al paragrafo 3.2.3 “Ambiti e settori di intervento”, ed in particolare:

  • deve essere riferita ad un unico settore, se lo stesso non è compreso tra quelli prioritari, elencati al Macro-criterio I “Settore di intervento” del paragrafo “Criteri di selezione”;
  • può essere riferita a più settori, se gli stessi sono tutti compresi tra prioritari elencati al Macro-criterio I “Settore di intervento” del paragrafo “Criteri di selezione”.

Destinatari / beneficiari. Sono ammesse a beneficiare del sostegno le picole medie imprese (Pmi) che operano nel settore della trasformazione, della commercializzazione e/o dello sviluppo dei prodotti agricoli inseriti nell’ allegato I del Trattato di funzionamento della Unione europea, esclusi i prodotti della pesca.
Non possono presentare domanda di aiuto le imprese in difficoltà, così come definite nel bando al paragrafo 2.4, e le grandi imprese (Raccomandazione della Commissione europea 2003/361/CE del 6 maggio 2003).

Contributo. Il tasso di contribuzione previsto è del 40% per tutte le tipologie di investimento.
L’intensità del sostegno sopra indicata è oggetto di una modifica al Pser Feasr 2014-2020 in corso di approvazione da parte della Commissione Europea.
In caso di mancata approvazione saranno applicati i seguenti tassi: macchinari e attrezzature, Investimenti immateriali, Spese generali – 35%; Lavori e opere edili – 25%).
 

Massimali e minimali
L’importo massimo del contributo pubblico concesso, per singola domanda di aiuto, è pari a 600.000 euro. L’importo del contributo massimo concedibile per beneficiario per l’intero periodo di programmazione 2014-2020 è pari a 3.500.000 euro.
L’importo massimo di contributo pubblico concedibile per singola domanda di aiuto è correlato al numero di occupati iscritti all’INPS e al numero di tirocini non curriculari attivati, tenuto conto delle indicazioni previste dalla L.R. n. 32/2002 (art. 17 bis e seguenti) e del D.P.R.G. n. 47/R/2003 (art. 86 bis e seguenti).

I tirocini non curriculari attivati dal beneficiario dei contributi previsti nella presente sottomisura sono esclusi da qualsiasi contributo regionale.

Non sono ammesse le domande di aiuto con un contributo minimo richiesto (o concesso in sede di contratto per l’assegnazione dei contributi) inferiore a:

  • 50.000 euro per le Pmi;
  • 30.000 euro per gli IAP che effettuano esclusivamente investimenti per prodotti in uscita non inseriti nell’allegato I del Trattato UE.

I soggetti Iap, che realizzano investimenti nella trasformazione e commercializzazione:

a) non possono presentare domande di aiuto per un importo minimo del contributo pubblico concedibile (in sede di contratto per l’assegnazione dei contributi) inferiore a 250.000 euro per investimenti ammissibili anche sul bando del tipo di operazione 4.1.1 del Programma di sviluppo rurale Psr Feasr per prodotti in uscita inseriti nell’allegato I del Trattato di funzionamento della Unione europea e per trasformazione/commercializzazione di prodotti di provenienza extra-aziendale fino al massimo di 1/3 del totale aziendale trasformato/commercializzato;

b) possono presentare domanda di aiuto, per investimenti non ammissibili sul bando del tipo di operazione 4.1.1 del Programma di sviluppo rurale Psr Feasr  (per prodotti in uscita non inseriti nell’Allegato I del Trattato UE e per trasformazione/commercializzazione di prodotti di provenienza extra-aziendale superiore ad 1/3 del totale aziendale trasformato/commercializzato), rispettando il limite del contributo minimo di 30.000 euro.

Investimenti finanziabili
A) Macchinari e attrezzature:
– Acquisto e installazione di macchinari, attrezzature e relativa impiantistica di collegamento per le fasi di trasformazione e commercializzazione (trasformazione, lavorazione, confezionamento e immagazzinamento; analisi e controllo di laboratorio; commercializzazione, esposizione e vendita);
– Impianti tecnologici di servizio, specificamente finalizzati all’attività di trasformazione e/o commercializzazione oggetto di finanziamento;
– Attrezzature per spogliatoi, mense e servizi igienici utilizzati dal personale addetto; Acquisto e installazione di attrezzature informatiche (unità centrali, computer e stampanti); Acquisto e installazione di impianti e attrezzature rivolti alla produzione di energie derivanti da fonti rinnovabili;
– Acquisto e installazione di attrezzature e impianti rivolti alla sicurezza nei luoghi di lavoro (di cui al paragrafo “Limitazioni collegate agli investimenti rivolti alla sicurezza nei luoghi di lavoro”) e alla tutela ambientale, con riferimento alla depurazione dei reflui e al risparmio idrico;
– Allestimento di mezzi di trasporto per animali e prodotti agricoli primari; Cartelloni, poster e targhe per azione di informazione e pubblicità ai sensi del Regolamento di esecuzione (UE) n. 808/2014.
B) Lavori e opere edili: lavori e opere edili strettamente necessari e funzionali all’installazione di macchinari, di attrezzature e di impianti tecnologici sopra descritti.
C) Spese generali: le spese generali sono ammissibili nel limite del 6%, calcolato sull’importo complessivo degli investimenti materiali di cui alle precedenti lettere A e B. Nella suddetta percentuale sono inclusi gli studi di fattibilità inerenti esclusivamente alle ricerche e alle analisi di mercato solo se collegate all’investimento.
D) Investimenti immateriali: acquisto di programmi informatici; Realizzazione di siti web direttamente connessi alla gestione e alle attività aziendali.

Investimenti/spese non ammissibili
Oltre a quanto indicato nel paragrafo “Spese non ammissibili, vincoli e limitazioni” del documento “Disposizioni comuni”, non sono ammissibili le tipologie di interventi/spesa seguenti:
A) Macchinari e attrezzature: macchinari e attrezzature da installare presso aziende di terzi o altre UTE/UPSdiverse da quelle indicate in domanda di aiuto; trattrici e rimorchi; macchinari e attrezzature collegati alle fasi di raccolta in campo della materia prima; acquisto di vasi vinari in legno di capacità inferiore a 500 litri.
Sono comunque escluse dal finanziamento le spese relative ad investimenti in strutture, macchinari e attrezzature che sono riconducibili alla fase di produzione primaria dei prodotti agricoli e che, pertanto, non sono direttamente connessi alle attività di trasformazione e di commercializzazione.
B) Lavori e opere edili: Sono escluse dal finanziamento tutte le spese relative a lavori e opere edili diverse da quelli strettamente necessari e funzionali all’installazione di macchinari, di attrezzature e di impianti tecnologici indicati al precedente paragrafo “Interventi finanziabili”.
C) Spese generali: Non sono ammissibili gli oneri amministrativi e i costi di ammortamento.
 

Indicazioni specifiche
Le imprese devono dimostrare che gli investimenti inseriti nella domanda di aiuto concorrono al miglioramento della situazione nei settori della produzione agricola di base e che garantiscono una partecipazione adeguata e duratura dei produttori di base ai vantaggi economici che derivano da tali investimenti.

Graduatoria. La graduatoria, unica a livello regionale, sarà definita in maniera automatica sulla base dei criteri di selezione, previsti dal bando al paragrafo 5.1, indicati nella domanda di aiuto. Il minimo punteggio necessario per entrare in graduatoria è pari a 10 punti. Il massimo punteggio attribuibile ad una singola istanza è pari a 60 punti.

Dotazione finanziaria. L’importo complessivo dei fondi messo a disposizione dal bando è pari a 2,5 milioni di euro.

Per conoscere tutti i dettagli necessari a presentare correttamente la domanda consultare integralmente il testo del bando.

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