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Italia leader nella sicurezza alimentare

L’Italia conferma la propria leadership in termini di sicurezza alimentare, con il 99,5% dei campioni con residui al di sotto dei limiti di legge, mentre il settore agricolo continua a ridurre l’utilizzo di energia e le sue emissioni, inclusi i gas ad effetto serra, utilizzando gli agrofarmaci in maniera sempre più ottimizzata. A confermarlo i dati sulle vendite che negli ultimi 10 anni sono diminuite del 14%. È quanto emerge dal terzo report dell’Osservatorio Agrofarma.

Presentato giovedì 14 novembre a Roma, si tratta di uno studio semestrale che fornisce informazioni sul comparto agricolo, con particolare focus sugli agrofarmaci.

“I nuovi numeri raccolti dall’Osservatorio Agrofarma – ha dichiarato Paolo Tassani presidente di Agrofarma-Federchimica – confermano il percorso virtuoso dell’agricoltura italiana, volto alla razionalizzazione delle risorse e all’adozione di soluzioni sempre più orientate alla sostenibilità. Con questo progetto vogliamo superare e contrastare la logica che associa l’utilizzo della chimica in agricoltura a pratiche negative per l’ambiente, fornendo una rappresentazione corretta del nostro comparto lontana da falsi miti e fake news che non rappresentano quello che è l’impegno reale e quotidiano di tutti gli operatori del settore”.

 “Il nuovo aggiornamento dell’Osservatorio Agrofarma va confermandoci l’immagine di un settore con alta propensione all’innovazione, che sta supportando il percorso non facile della nostra agricoltura verso la progressiva riduzione degli impatti ambientali, pur tutelando le rese produttive. La sfida è questa: che innovazione e tecnologia corrano ad un ritmo sufficiente per difendere la produttività agricola anche a fronte delle forti riduzioni di input – agrofarmaci in primis – che si registrano ormai da anni, anche per effetto della spinta data dalle policy di settore”, ha spiegato Enrica Gentile, ceo & founder Areté srl, società indipendente di ricerca, analisi e consulenza economica specializzata sui settori agricoltura e food cui è affidata la responsabilità scientifica del progetto.

La fotografia che emerge dal report è piuttosto positiva con le performance ambientali agricole che continuano a migliorare. In termini assoluti, il settore agricolo italiano ha le emissioni complessive più basse rispetto ai Paesi Ue presi a confronto (Francia, Germania e Spagna). Le emissioni di ammoniaca hanno raggiunto il target fissato dall’Unione europea per il 2030 con diversi anni di anticipo, raggiungendo la soglia già nel 2021, mentre prosegue il percorso di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra.

Allo stesso tempo più dell’83% degli agrofarmaci presenti sul mercato italiano è stato approvato o rinnovato dopo il 2011, dato che dimostra l’impegno delle imprese nello sviluppo di agrofarmaci innovativi e meno impattanti, con l’industria che mira ad ottimizzarne l’utilizzo. Nel complesso la quantità di prodotti fitosanitari venduti in Italia è diminuita del 14% negli ultimi 10 anni, di contro la vendita di prodotti a base di sostanze a basso rischio è cresciuta di oltre il 6000%.

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