“Rischio nuove povertà. Difendere il reddito delle pensioni e consentire flessibilità in uscita significa garantire consumi e stabilità sociale, ne ha bisogno anche il sistema delle imprese”.
La riforma delle pensioni non è un problema di categoria, ma riguarda la società nel suo complesso, secondo il presidente dell’Unione nazionale sindacale imprenditori e coltivatori Domenico Mamone. “Siamo preoccupati per il futuro dei pensionati, da cittadini e futuri pensionati a nostra volta, oltre che da imprenditori” ha dichiarato il presidente dell’Unsic “Il rischio di una generazione di anziani a basso reddito non può che spaventare: oggi le pensioni degli anziani sostengono il reddito dei giovani, in futuro potremmo dover fronteggiare una caduta dei consumi che ricadrebbe sul benessere generale”. E’ sicuramente importante, per Mamone “rendere meno rigida l’uscita dei lavoratori verso la pensione, anche per liberare posti e risorse in azienda in direzione di lavoratori più giovani, ma questo dovrà avvenire in maniera bilanciata, senza fare dei pensionati i nuovi poveri. Per questo” ha concluso “ben venga il confronto tra Governo e parti sociali, che auspichiamo si estenda alle organizzazioni datoriali e agli enti di patronato”.