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La rivincita del turismo italiano

Si dice Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi. Sicuramente l’arrivo della bella stagione incentiva la voglia di muoversi e viaggiare e, se non si può condividere questa esperienza con qualcuno, si decide di partire alla scoperta del Belpaese anche in solitaria. A confermare questa tendenza è l’Enit, l’Agenzia nazionale del Turismo, che prevede che a passare in coppia queste vacanze pasquali saranno per il 29% circa dei passeggeri, mentre il 34,2% visiterà l’Italia da solo. A seguire poi piccoli gruppi di quattro passeggeri che rappresentano il 10% e un’ulteriore 9,6% di gruppi di tre. Stando alle stime attuali, sono circa 217 mila i passeggeri aeroportuali confermati per le due settimane di Pasqua, dal 25 marzo al 7 aprile 2024, il 9% in più rispetto al medesimo periodo pasquale del 2023 (3-16 aprile).

Dai dati ufficiali Eurostat, nel 2023 l’Italia è la seconda destinazione per presenze internazionali (e totali) in Europa, continente che si posiziona in testa alle destinazioni 2024 e 2025 per crescita dei pernottamenti, dove l’Italia (+15%) è seconda dietro la Germania (+19%), che deve però la sua crescita per lo più al mercato interno.

Lombardia, Lazio, Veneto e Toscana sono le principali mete del turismo internazionale, sia in termini di arrivi che di pernottamenti e anche di spesa turistica dall’estero che nel 2023 raggiunge nel totale Italia i 51,6 miliardi di euro.

Degli 85,7 milioni di viaggiatori internazionali del 2023 circa 15 milioni sono venuti per lavoro, quasi 35 milioni per vacanza, oltre 11 milioni in visita ad amici e parenti, il turismo delle radici, uno dei vettori principali sul turismo estero specie dai mercati lontani.

Per i viaggi di vacanza in Italia gli stranieri spendono 32 miliardi di euro, il 62,2% del totale 2023, in aumento del +21 % circa rispetto al 2022. Le entrate derivanti dai viaggi di lavoro, oltre 7,3 miliardi di euro, rappresentano il 14,2% e crescono del +14,0% rispetto al 2022.   

I principali Paesi di provenienza vedono in testa il mercato interno dell’Italia, seguito dagli Stati Uniti, dalla Germania, dalla Francia, dalla Spagna, dal Regno Unito, dalla Corea del Sud, dal Brasile e dai Paesi Bassi.

Seul, Parigi, Madrid, New York, Los Angeles e Buenos Aires le grandi città di partenza dei turisti che verranno in Italia. Considerando solo gli arrivi tra il venerdì prima di Pasqua e il Lunedì dell’Angelo, l’aumento sfiora il 15,6% per 63 mila prenotazioni confermate.

Gli Usa si confermano il primo paese di provenienza estera, con oltre 11 mila prenotazioni, il 17,7% sul complessivo. Seguono Germania, Francia e Spagna, con arrivi aeroportuali che incidono rispettivamente per il 5,2%, 4,6% e 3,6%. Attesi inoltre britannici (3,5%), brasiliani (2,6%), coreani (2,2%), portoghesi (2,1%) e canadesi (1,9%).

Aumenta di una notte la durata del soggiorno che raggiunge le 10,2 notti mentre diminuisce il tasso di cancellazione delle prenotazioni del – 0,4%. Il soggiorno più lungo lo effettueranno i brasiliani per i quali sono previsti circa 20 notti. Per i canadesi saranno 11 le notti in Italia, per gli statunitensi e i coreani 9, per i britannici 7, per gli spagnoli e i tedeschi 6 e per i portoghesi 5. Saranno, invece, 12 mila gli italiani che si sposteranno in aereo lungo la penisola in questi 4 giorni, il 19,2% del totale.

Sarà il sabato 30 marzo la giornata di maggiore affluenza del turismo nelle nostre strutture ricettive italiane, quando le tariffe medie del ricettivo raggiungeranno per una camera doppia il prezzo di 154 euro a camera.

Tra le mete più gettonate del periodo sicuramente la montagna del Trentino-Alto Adige ma anche della Valle d’Aosta e le città con Roma in testa, ma anche la Liguria per le prime vacanze al mare, la Toscana, l’Abruzzo, il Veneto e la Campania con le loro offerte multi-prodotto.

A partire dal mese di aprile del 2023 i passeggeri aeroportuali hanno segnato costantemente risultati migliori del 2019, anno record del turismo italiano. I primi consuntivi di gennaio 2024, con 12,6 milioni di passeggeri supera decisamente le aspettative.

Il turismo in Italia nel 2023 ha segnato una netta crescita e ripresa sul passato, con oltre 125 milioni gli arrivi turistici nelle strutture ricettive in Italia (+5,5% sul 2022), di cui 62,8 milioni di turisti stranieri (+14,0% sul 2022). I flussi complessivi contano, quindi, oltre 431 milioni di pernottamenti turistici nelle strutture ricettive italiane (+4,6% sul 2022), di cui 222,6 di turisti stranieri (+10,7% sul 2022).

“Nel 2019 avevamo contato 220 milioni di presenze internazionali. Ora abbiamo recuperato appieno e superiamo, anche se di poco (0,9%), i valori del 2023 – commenta Alessandra Priante, presidente Enit. “È quindi arrivato il momento di smettere di pensare solo alla ripresa dei volumi e riprendere a mettere la nostra attenzione sui temi della qualità, incremento del valore e sostenibilità, specie sociale oltre che ambientale. Per fare questo dobbiamo lavorare a fondo sull’offerta per dinamizzare e rafforzare la nostra capacità di attrarre i mercati internazionali durante tutto l’arco dell’anno, soprattutto nelle stagioni di spalla. I dati del 2023 ci confortano perché già la quota estera risultava più incisiva nei mesi primaverili e nel bimestre settembre-ottobre”. Fondamentale dunque la sostenibilità, inclusa quella sostenibilità economica. “I numeri ci danno ragione: tra gennaio e dicembre 2023 il saldo della bilancia dei pagamenti turistica dell’Italia registra un avanzo di oltre 20,2 miliardi di euro, in aumento del +10,7% rispetto al 2022, con una crescita della spesa dei viaggiatori stranieri in Italia che nei dati provvisori per il totale 2023 segna il +16,6%” conclude Priante.

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