giovedì , Ottobre 24 2024
Home / Comunicazione / Schlitzer (Cattaneo): l’Italia sta perdendo il confronto con Spagna e Portogallo

Schlitzer (Cattaneo): l’Italia sta perdendo il confronto con Spagna e Portogallo

“L’Ocse ha dunque avvalorato le più pessimistiche previsioni circa lo stato della nostra economia, indicando per il 2019 una caduta del Pil dello 0,2%.  Il rallentamento ha certamente natura globale, ma l’Italia è l’unico paese in Europa destinato a non crescere”. E’ quanto riassume Giuseppe Schlitzer, Independent Advisor Economic Affairs e Adjunct Professor presso l’Università Cattaneo in un intervento per Start.

Il professor Schlitzer spiega come sia utile confrontare la condizione italiana non tanto con quella di Francia e Germania, come si è soliti, bensì con Spagna e Portogallo, Paesi mediterranei come il nostro e colpiti anche loro duramente dalla crisi finanziaria degli anni scorsi. “Ma che hanno saputo rialzare la testa grazie a un mix di riforme ben calibrato – precisa il professore.

Quindi spiega: “Riguardo alla Spagna, la crescita è da alcuni anni sopra il 2% tanto che il rating del paese è stato progressivamente aumentato dalle agenzie specializzate. Il programma di risanamento ha contemplato sia misure volte alla stabilità finanziaria sia al recupero della competitività, tra cui una significativa riforma del sistema di contrattazione collettiva. Il debito pubblico è in riduzione e così pure l’indebitamento del settore privato. Del resto è significativo che lo spread sui titoli di Stato della Spagna sia sistematicamente inferiore a quello dell’Italia”.

E il Portogallo? “Dopo una cura da cavallo che ha comportato aumenti di tasse nonché tagli al welfare e agli stipendi per ridimensionare un deficit pubblico arrivato a toccare l’11% del Pil nel 2010, il paese è tornato a crescere tra il 2% e il 3% e l’Istituto nazionale di statistica (Ine) prevede un saldo del bilancio pubblico prossimo allo zero nel 2019. Anche il Portogallo ha meritato un miglioramento del rating sovrano. Le ultime proiezioni sulla crescita, che pure scontano gli effetti del rallentamento globale, segnano per quest’anno un +1,7% che stride col dato negativo per l’Italia”.

Il professor Schlitzer ricorda, nel suo interessante intervento, che “entrambi i paesi della penisola iberica sono passati per le forche caudine del Fondo monetario internazionale, ma gli anni di austerity alla fine hanno pagato permettendo di guadagnare competitività e riconquistare la fiducia dei mercati. Una dimostrazione che l’austerità non è necessariamente sinonimo di ‘decrescita’, come hanno peraltro dimostrato, con ampia evidenza empirica, Alesina, Favero e Giavazzi in un recentissimo saggio (Austerità: quando funziona e quando no, Rizzoli, 2019): tutto dipende da come la si attua!”.

Il professor Schlitzer si è laureato con lode in Economia e Commercio presso l’Università Federico II di Napoli, si è specializzato in Economics presso le Università di Chicago (MA, 1990) e George Washington (MPhil, 2000). Ha ricoperto diversi incarichi presso la Banca d’Italia, il Fondo Monetario Internazionale, la Confindustria e la Federazione ABI-ANIA (oggi Febaf). Dal 2011 è Consigliere Delegato di AITEC (Associazione Italiana Tecnico-Economica Cemento – Confindustria). Autore di numerose pubblicazioni su temi di macroeconomia, finanza e governo delle imprese, è docente a contratto presso l’Università Carlo Cattaneo di Castellanza (LIUC), dove insegna ‘International Financial and Foreign Exchange Markets’. È Vice Presidente di Aicap (Associazione italiana calcestruzzo armato e precompresso), Vice Presidente Vicario dell’Istituto Internazionale Jacques Maritain, Consigliere ‘Censore’ per la Banca d’Italia – Filiale di Roma CDM. A giugno del 2014 è stato insignito dell’onoreficenza di ‘Cavaliere’ al Merito della Repubblica italiana.

(Gia.Cas.)

Check Also

contraffazione, made in italy

Contraffazione, oltre 2.000 applicazioni della legge sul made in Italy

Buoni risultati per la Legge sul made in Italy che, entrata in vigore l’11 gennaio …