Dopo la pensione? La valigia. Perché di fronte alla prospettiva di assegni sempre più bassi, quasi due romani su tre (63 per cento) si dicono disposti addirittura a trasferirsi all’estero per poter mantenere uno stile di vita simile a quello attuale e trovare un ambiente e servizi più adatti alla terza età, senza trascurare la possibilità di fare nuove, piacevoli esperienze.
È il quadro che emerge dall’Osservatorio di Reale Mutua dedicato al welfare.
Più della metà dei romani (55 per cento), secondo il campione, teme che la propria pensione non sarà sufficiente a mantenere un tenore di vita adeguato una volta usciti dal mondo del lavoro, e un ulteriore 22 per cento vede molta incertezza all’orizzonte.
Tra i principali timori, quello di non poter sostenere le spese mediche di cui si potrebbe aver bisogno andando in là con gli anni (54 per cento), o persino cadere in povertà assoluta (30 per cento), non riuscire a dare sostegno economico a figli e nipoti (28 per cento) e dover gravare economicamente sulla famiglia anche per le necessità quotidiane (15 per cento).
Non si tratta solo di pessimismo. A gettare ombre sul futuro pensionistico degli abitanti della capitale sono anche le difficoltà del presente, a partire dalla precarietà del lavoro (48 per cento) e dall’instabilità dello scenario economico (48 per cento). Incidono anche una generale difficoltà a risparmiare per la vecchiaia (46 per cento), gli imprevisti e spese straordinarie, che costringano a metter mano al portafoglio anzitempo (41 per cento) e l’incertezza del quadro normativo (26 per cento) del momento.
Tra le misure a cui guardano i romani per integrare la pensione e prepararsi agli anni della vecchiaia primeggia l’investimento nel mattone. Un dato interessante (50 per cento), che si discosta dalla media nazionale (25 per cento), segno del fatto che a Roma la casa rappresenta ancora un bene rifugio in tempi incerti.
L’indagine è stata condotta dall’istituto di ricerca Nextplora su un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d’età, sesso ed area geografica.
(Gi.Ca.)