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Cina: alla riscoperta dell’Europa

Un’analisi di Intarget sui trend più rilevanti del mercato cinese con l’uscita del sesto rapporto In:China monitor “Re-Discovering Europe: The return of Chinese Tourists”.

Un report completamente dedicato al turismo, dagli antefatti ai motivi scatenanti per cui è ripartito l’interesse di viaggiare fuori dai confini, dall’attuale sentimento alle aspettative dei viaggiatori cinesi, nonché dati, esempi di strategie degli enti turistici più performanti, analisi e ricerche per far conoscere agli enti e alle aziende di promozione turistica i nuovi viaggiatori cinesi ed essere preparati a rispondere alle loro aspettative e, infine, essere in grado di innovare l’offerta turistica.

La ricerca, condotta dal team italo-cinese di Intarget China è un’analisi sui viaggiatori alto-spendenti cinesi, per comprenderne aspettative e comportamenti, testimonianze ed esempi, per essere preparati a rispondere alle loro esigenze e, infine, essere in grado di innovare l’offerta turistica.

Da metà gennaio 2023, i viaggi dei cinesi oltre i propri confini nazionali sono tornati al 62 per cento dei livelli pre-pandemia, con circa 250 mila cinesi al giorno. Si stima un forte aumento del traffico aereo verso l’estero (+110 mila viaggi aerei nel 2023) ed è previsto nel 2024 un numero di viaggi di circa 180 milioni in uscita dalla Cina continentale verso l’estero.

“Il 2023, dopo anni di blocco dei viaggi internazionali – afferma Stefano Generali, managing director di Intarget China – è iniziato all’insegna di una riapertura dei viaggi all’estero per i cittadini cinesi. Da metà gennaio 2023, i viaggi dei cinesi oltre i propri confini nazionali e per la maggior parte rivolti al sud est asiatico sono tornati al 62 per cento dei livelli pre-pandemia, con circa 250 mila cinesi al giorno che fanno 7,5 milioni di viaggiatori al mese. Sempre secondo l’Amministrazione nazionale dell’immigrazione, il numero di cinesi che viaggiano all’estero è aumentato del 117,8 per cento. Grazie ai dati raccolti da una serie di fonti autorevoli nel settore, si stima per il 2023 un aumento di 110 mila viaggi aerei dalla Cina verso l’estero, mentre per il 2024 è previsto in 180 milioni il numero di viaggi fuori dai confini di Mainland Cina. Considerando il forte impatto che il turismo cinese ha avuto negli anni precedenti al Covid, la riapertura rappresenta un’opportunità irrinunciabile per tutti quei Paesi a vocazione turistica che negli ultimi tre anni hanno subito una limitazione del turismo senza precedenti. Con il sesto In:China monitor abbiamo voluto indagare il turismo cinese oggi: dalle tendenze emerse alle nuove abitudini dei viaggiatori cinesi, dalle nuove aspettative dei turisti alto-spendenti alle azioni e ai progetti messi in campo da alcune importanti agenzie di promozione turistica dei Paesi europei.”

Il report ha l’obiettivo di indagare il mercato turistico per capire se effettivamente si può parlare di un ritorno del turista cinese e si analizzano alcuni dati economici: dall’esame dei giorni di festa del Capodanno cinese sul turismo domestico alle previsioni che ci si aspetta nel 2023, dove la Cina è destinata a essere la prima demografia mondiale a guidare la ripresa del flusso turistico internazionale.

Per comprendere come sono cambiate le abitudini in questi tre anni di chiusura verso l’esterno si possono osservare i risultati di una survey firmata Intarget, basata su dati Global Web Index, e incentrata sul sentiment dei turisti alto-spendenti (tra i 27 e i 58 anni d’età) che per loro stessa ammissione viaggiano due volte ogni sei mesi fuori dai confini nazionali. Emerge un pensiero positivo dove, per il 70 per cento, c’è la convinzione che nei prossimi sei mesi l’economia, i problemi ambientali e le personali risorse finanziarie miglioreranno. In testa tra le tipologie di vacanza preferite dai viaggiatori facoltosi cinesi, i resort (66,2 per cento), le Spa (52.6 per cento) e i parchi tematici (51.4 per cento).

“Abbiamo dedicato una sezione a diversi esperti presenti in Cina a rappresentanza dei propri Paesi – spiega Anna Pupi, sinologa e analista di Intarget Shanghai – dove abbiamo raccolti i punti di vista di manager come Franka Gulin – Director of the Croatian National Tourism Board, Catherine Oden – China Director  of Atout France – France Tourism Development Agency, Daniela Chiani – Director Greater China for Switzerland Tourism e Cristiano Varotti China Country Manager of ENIT –  Italian National Tourism Board, questo per comprendere come è cambiata l’offerta e quali strategie stanno adottando i rispettivi Paesi per intercettare un flusso turistico che ci si aspetta importante. Emerge un’attenzione alla sostenibilità, un’attenzione alla natura e all’outdoor, al turismo lento e allo sport. Non poteva mancare un capitolo dedicato alla tecnologia perché il viaggio, per il turista cinese, inizia dal proprio telefono. Si lascia ispirare dai KOL – i Key Opinion Leader – e cerca idee su Douyin e XiaoHongShu per poi organizzare i suoi viaggi su WeChat e le Online Booking App come Ctrip. La ripresa è avvenuta ed è importante capire come intercettare la domanda inespressa: in questo il digitale è predominante. Abbiamo deciso di dare spazio anche a un elenco di case studies europei virtuosi, questo per capire che cosa ha già avuto successo nel Paese del Dragone e poter stimolare la creatività di enti e aziende italiane”.

Infine il report cerca di offrire una traccia per rispondere ai cambiamenti del turismo cinese, senza avere l’ambizione di credere che i trend individuati dalle prime evidenze sia sul turismo domestico che Sud-Est asiatico si presenteranno anche in Occidente, ma con la consapevolezza che la pandemia ha lasciato in eredità nuove sensibilità che si devono tenere in conto nelle strategie promozionali dei territori.

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