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Torna a maggio Macfruit, la fiera internazionale dell’ortofrutta

Dall’8 al 10 maggio 2024 attesi al Rimini Expo Centre 1.400 espositori (+22%), il 40% dei quali esteri, e 1.500 top buyer. Torna anche quest’anno Macfrut, punto d’incontro della filiera mondiale dell’ortofrutta, per una 41esima edizione che conta numeri da record per presenze e la crescita dell’area espositiva a 34mila metri quadrati netti (+20%) con spazi sold out da almeno tre mesi; la partecipazione sempre più massiccia di espositori esteri tanto da rappresentare il 40% del totale e fare di Macfrut l’evento agrifood più internazionale nel panorama italiano. E ancora, saloni tematici su trend e tendenze del settore coordinati da un team di esperti, un doppio campo prova di circa 3mila metri quadri sull’innovazione frutticola e orticola, un centinaio di eventi nel corso della tre giorni fieristica. Fil rouge della manifestazione tre asset che fanno di Macfrut una fiera unica nel panorama internazionale per la capacità di mettere insieme business, conoscenza e networking attraverso una piattaforma b2b dedicata.

La 41esima edizione di Macfrut è stata presentata all’Agenzia Ice a Roma davanti a oltre 400 persone in presenza e streaming. Sono intervenuti Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Matteo Zoppas, presidente Agenzia Ice, Renzo Piraccini, presidente di Macfrut, Fabio Del Bravo, direttore Servizi Sviluppo rurale Ismea, Donato Pentassuglia, assessore Agricoltura Regione Puglia, Marco Riccardo Rusconi, direttore Aics (Agenzia italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo), Stefano Gagliardi, direttore Assoavi (Associazione nazionale allevatori e produttori avicunicoli).

Al centro di tutto c’è la filiera dell’ortofrutta, settore strategico dell’agroalimentare italiano. Secondo i dati Ismea presentati da Fabio Del Bravo, la produzione ortofrutticola 2023 è stimata in circa 24 milioni di tonnellate su una superficie di circa 1,3 milioni di ettari coltivati a frutta e verdura, per 300 mila aziende coinvolte.
Il fatturato alla fase agricola ha superato i 16 miliardi di euro e anche il peso dell’agroindustria è rilevante e supera i 10 miliardi di euro. Nel 2023 gli introiti derivanti dalle esportazioni di ortofrutta fresca e conserve ammonta a 11,6 miliardi di euro di cui 5,7 derivanti dai prodotti freschi. Il saldo della bilancia commerciale degli ortofrutticoli freschi si è chiuso in maniera positiva a 550 milioni di euro, anche se in flessione rispetto al 2022 (620 milioni di euro). Il peso dell’intera filiera dell’ortofrutta (dal campo alla tavola) vale circa tre volte la produzione per un valore che si aggira sui 50 miliardi di euro.
Sul fronte dei consumi, sempre secondo i dati Ismea, si è registrata una contrazione in quantità degli acquisti. Il biennio 2020-2021 caratterizzato dalla pandemia aveva restituito qualche speranza circa l’aumento del consumo di prodotti ortofrutticoli ma il progressivo ritorno alla vita fuori casa ha determinato nel 2023 una battuta d’arresto degli acquisti. In particolare, diminuiscono gli acquisti in quantità di agrumi (-7%), patate (-4%) e insalate di IV gamma (-4%). Tengono le vendite di frutta (-0,1%) e crescono dell’1% quelli di ortaggi.

“Il valore aggiunto di Macfrut è la capacità di attrarre tante Nazioni, anche i Paesi in via di sviluppo, in particolare l’Africa, che vengono a capire come riuscire anche loro a produrre qualità, a garantirsi l’autosufficienza alimentare e a proiettarsi anche, compatibilmente con la crescita dei loro prodotti, sui mercati occidentali per far crescere ricchezza e quindi arginare a monte quella che è una delle problematiche più importanti, l’immigrazione illegale dovuta a persone costrette a scappare dalle loro Nazioni per fame. Una cosa che deve scomparire proprio impegnandosi in alcuni settori strategici come quello dell’agricoltura” ha sottolineato il ministro Francesco Lollobrigida nel corso della presentazione.

Il presidente dell’Agenzia Ice Matteo Zoppas ha evidenziato come Macfrut sia un’importante vetrina per le imprese italiane. “Le aziende, soprattutto le piccole e medie, avranno la possibilità di tessere quelle relazioni con operatori e distributori internazionali che in prospettiva andranno ad alimentare i 626 miliardi di fatturato che l’Italia fa nel mondo, pari a circa un terzo del Pil. La filiera dell’agroalimentare nel 2023 raggiunto i 63 miliardi di export a cui l’ortofrutta contribuisce con circa 6 miliardi di vendite all’estero. A queste produzioni si aggiungono quelle legate all’agritech in cui l’Italia vanta un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo grazie alle tecnologie e agli standard altissimi e che l’anno scorso ha esportato per 4,5 miliardi euro. Proprio a Macfrut porteremo 350 buyer esteri appositamente selezionati provenienti da 90 Paesi che ospitiamo e ai quali diamo una preparazione per essere più disposti a comprare e scegliere il prodotto italiano. Inoltre, attraverso il Lab Innova for Africa progetto dedicato alla formazione che ben si inserisce all’interno delle direttrici strategiche dal piano Mattei, 20 aziende africane provenienti da Angola e Senegal avranno la possibilità di effettuare visite aziendali nei distretti italiani di maggiore interesse per il settore agribusiness”.

Renzo Piraccini, presidente Macfrut ha dichiarato: “Macfrut è una fiera di filiera che ha fatto della distintività il suo punto di forza. Tre sono gli asset che rendono unico questo evento: il business che rimane l’elemento centrale perché in fiera si va per fare affari. Il networking per la possibilità di fare incontri B2B in un’apposita piattaforma dedicata in collegamento con 1.500 buyer grazie alla preziosa collaborazione di Ice Agenzia. A questi due elementi aggiungiamo il plus della ‘conoscenza’, certificata dalla presenza di un team di esperti che coordinano i diversi Saloni e garantiscono qualità nei contenuti degli eventi. Se vuoi capire il futuro dell’ortofrutta è a Macfrut che devi venire. Non è uno slogan ma una realtà che i 1.400 espositori da tutto il mondo hanno compreso scegliendo questo evento”.

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