martedì , Luglio 16 2024
Home / Comunicazione / Il Presidente / Onu, immigrazione e guerra all’Assemblea generale

Onu, immigrazione e guerra all’Assemblea generale

Il mantenimento della sicurezza mondiale e lo sviluppo di relazioni amichevoli tra le nazioni sono due tra i principali obiettivi dell’Onu, l’organizzazione intergovernativa più importante a livello internazionale. Il tema dell’immigrazione e la guerra in atto tra Russia e Ucraina sono quindi due questioni che investono appieno l’Organizzazione delle Nazioni unite. Nell’agenda della 78ma edizione dell’Assemblea generale dell’Onu è principalmente l’Italia ad inserire il tema in agenda. Negli obiettivi di Meloni e Tajani l’Onu può contribuire al rimpatrio dei migranti irregolari e ampliare i campi dell’Unhcr in Africa. Ma davvero le Nazioni unite possono contribuire ad alleviare una questione tornata prepotentemente al centro del dibattito politico nel nostro Paese, con le elezioni europee che si avvicinano?

Negli ultimi anni, è noto, non sono mancate critiche al ruolo poco efficace dell’Onu su molteplici avvenimenti, in particolare sui conflitti bellici in diversi continenti. Ecco perché il pessimismo aleggia. Ma anche le cronache delle ultime ore dimostrano come questo organismo di confronto tra le nazioni spesso palesi fratture insanabili, frutto di interessi e posizioni irrimediabilmente differenti.

Così sull’immigrazione in Europa ha avuto conferma, ieri, l’ennesimo schiaffo della Polonia al Piano comunitario sui migranti in dieci punti lanciato a Lampedusa da Ursula von der Leyen. Il “no” al Piano da parte del Presidente del Consiglio dei ministri della Polonia, Mateusz Morawiecki, conferma la salda posizione di chiusura da parte di Polonia e Ungheria sul tema. Un vulnus che mette in difficoltà principalmente l’Italia, primario punto di approdo dei flussi migratori dall’Africa. Una situazione che costituisce anche un paradosso evidenziato dalle sinistre: polacchi e ungheresi sono i principali alleati del nostro governo in Europa. E indubbiamente a pesare sulle scelte c’è l’opinione pubblica, particolarmente sensibile al tema: con le elezioni europee ormai prossime e quelle nazionali polacche in autunno, Morawiecki – e non solo lui – trova difficoltà a raggiungere intese. Del resto anche il pugno di ferro di Macron in Francia contro l’immigrazione è strategico per frenare i consensi alla Le Pen.

L’emergenza migranti, però, rimane una priorità. Anche perché i conflitti bellici, i cambiamenti climatici e la situazione politica in alcune nazioni africane (ma anche l’alluvione in Libia e il terremoto in Marocco) rischiano di far riversare sul vecchio continenti milioni di disperati. L’obiettivo del nostro premier è quello di attivare intese di interesse reciproco con i Paesi africani per frenare le partenze, linea che Giorgia Meloni esprime anche nel suo primo intervento all’Onu, cercando di coinvolgere le Nazioni unite e una serie di Stati attraverso colloqui bilaterali (ad esempio, con il premier turco, Erdogan, dopo gli incontri con i presidenti di Senegal, Guinea, e Kenya). “Il problema è difficile e noi non abbiamo la bacchetta magica, se l’avessimo lo avremmo già risolto. Ci vorrà tempo, ma io sono sicura che ce la faremo – ha detto il nostro primo ministro. Ancora: “Per contribuire a risolvere la questione migratoria, è necessario lavorare anche con l’aiuto dell’Onu per trasformare l’attuale instabilità africana in opportunità” ha detto Giorgia Meloni a margine della 78ma edizione dell’Assemblea generale dell’Onu.

La richiesta della stretta arriva anche dai governatori regionali. Ieri il presidente friulano Fedriga ha chiesto all’Unione europea di chiudere la rotta balcanica, che conduce in Italia da Croazia e Slovenia.

C’è, infine, un altro nodo per il governo italiano: l’agenda delle Nazioni unite è concentrata principalmente sulla crisi in Ucraina. Della serie: la questione immigrazione può attendere.

Check Also

Le imprevedibili urne francesi

Le elezioni francesi hanno dato il responso. Volute d’urgenza dal presidente Macron per fermare l’onda …