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Addio Gianni Minà, intervistatore della storia

Ad 84 anni è scomparso Gianni Minà, icona del giornalismo italiano, celebre per le interviste a grandi personaggi del Novecento. Indimenticabili, specie negli anni Ottanta, alcuni con il programma Blitz, gli incontri con Jorge Amado, Naomi Campbell, Ray Charles, Cassius Clay, il Dalai Lama, Fabrizio De André, Eduardo De Filippo, Robert De Niro, Federico Fellini e Giulietta Masina, Enzo Ferrari, Giorgio Gaber, Sergio Leone, Diego Maradona, Gabriel Garcia Marquez, Pietro Mennea, Martin Scorsese, Massimo Troisi, ecc. Insomma, nei ricordi di chi quegli anni li ha vissuti, la presenza di Minà in tv ha sempre costituito un giornalismo di spessore, sportivo e non sportivo, attento ai fuoriclasse della cultura, italiani e internazionali, con particolare attenzione all’America latina. il giornalista torinese è stato il punto di riferimento di campioni dello sport, politici, artisti e scrittori di tutto il mondo, da Maradona a Fidel Castro fino ai tanti autori sudamericani, il meglio della letteratura mondiale.

Minà ha rappresentato inoltre quella tv pubblica, colta e di livello, di qualche decennio fa, spazzata via soprattutto dalla tv commerciale.

Nella sua carriera ha seguito otto mondiali di calcio e sette Olimpiadi, tanti incontri di pugilato, uno degli sport da lui più amati insieme al calcio e al ciclismo. E’ stato anche tra i creatori del programma L’Altra domenica, uno dei primi grandi successi di Renzo Arbore, nonché presentatore della Domenica sportiva nel 1991.

Senza di lui il giornalismo sarà più povero.

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